Il CIRCOLO VIZIOSO DEL MERCATO: tra tassi negativi e nuovi super shareholder

Scritto il alle 09:20 da Danilo DT

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Record di bond a rendimenti negativi. E banche centrali che comprano grandi quantità di azioni.

Per certi versi, questo è il mondo perfetto per chi si vuole indebitare. Un mondo dove, addirittura, si accetta di finanziare delle terze parti…rimettendoci. Il sito Bloomberg ci fa vedere quali sono i volumi pazzeschi di bond ormai a rendimento negativo. Quindi un grafico che sintetizza la quantità di bond in area NIRP (Negative Interest rate Protocol).
Questo ammasso di carta, oggi, vale 12.000 miliardi di USD.

bond-rendimenti-negativi-volumi

E’ ovviamente il Giappone il paese che vive nell’assurdo più assurdo, figlio di una politica monetaria iper-espansiva e con la complicità di una deflazione ormai cronica. Ma poi ecco la Francia, La Germania e…udite udite, l’Italia (grazie alla grande massa di debito, quel poco che abbiamo immeritatamente a rendimento negativo, rappresenta un bel gruzzoletto).
Ma se questi sono i volumi, c’è un paese che si trova nelle retrovie di questa classifica (a causa delle limitate dimensioni economiche e il basso debito) che ha però un altro record, che non è giustificabile, permettetemi, non posso accettare.
Guardate questo grafico.

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E’ il cinquantennale (si chiamerà così? Boh…) emesso dalla Svizzera. Questo paese ha TUTTI i bond governativi a rendimento NEGATIVO. TUTTI. Un debito che è una cassaforte, un bene rifugio, un porto su cui dirottare i denari in una fase molto anomala, accettando un costo a volte elevato (che diventa quindi il premio di un’assicurazione) e difficilmente giustificabile. Il mercato si attende l’apocalisse? Allora FORSE questo scenario è giustificabile. Ma allora a quel punto, tutto il resto non quadra affatto. A partire dai tassi negativi italiani (solo dovuti all’interventismo BCE).

E poi il Giappone…ma un rendimento negativo sui bond giapponesi li proietta automaticamente come “cassaforte”? Beh, io mi trovo in estrema difficoltà a certificare la “sicurezza” del paese Giappone.
Prendiamo la BOJ. Come sapete il suo pazzesco programma di acquisti prevede non solo l’accumulo di bond governativi, ma anche di azioni. Sappiate quindi che la BOJ è diventata una dei più grandi shareholder della borsa nipponica, detenendo circa il 55% degli ETF che investono sul Nikkei. Che sia questo anche il futuro della BCE?

nikkei-japan-boj-etf
E poi, signori, c’è tutto quanto già detto sulla borsa USA (che potete rileggere QUI).
Voi vedetela come volete. A me personalmente questo quadro assolutamente incredibile, preoccupa non poco. Ma con questo non vi to dicendo che domani la borsa crolla. Vi sto semplicemente facendo capire COME si muovono i mercati e quali sono gli elementi che li fanno salire. E magari, con l’occasione, fate anche un pensierino sulla borsa giapponese…

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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2 commenti Commenta
falco pellegrino
Scritto il 21 Luglio 2016 at 12:49

Ciao a tutti
visto l’articolo
non capisco come l’oro non possa sovraperformare!!! bene rifugio per eccellenza

incontrario
Scritto il 21 Luglio 2016 at 18:10

Beh, vero; ma in un mercato illogico, ragionare logicamente può non essere proficuo. Detto questo, l’oro per me è da tenere in portafoglio, con un buon peso (10%?).

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