GRECIA: haircut sul debito non sarà comunque sufficiente. Ecco perché.

Scritto il alle 11:22 da Danilo DT

crisi_greciaOggi è il gran giorno. La Troika, per la gioia dei greci, torna ad Atene.
Ma mi raccomando, non chiamatela “Troika”, è un termine tabù. Meglio chiamare questo gruppo di lavoro come “istituzioni”, almeno così vogliono i greci. Contenti loro…
Il compito della Troika ( a me torna bene chiamarla ancora così) sarà ovviamente quelli di monitorare il comportamento del governo greco e lo stato di avanzamento lavori delle riforme. Insomma, una sorta di commissariamento bello e buono che ha come contropartita la concessione di quel finanziamento pari probabilmente a 86 miliardi di Euro che regalerà alla Grecia boccate di ossigeno senza però risolvere radicalmente un tubo.

E questo lo sanno bene persino i signori della Troika, ma ovviamente la cosa che bisognava fare SUBITO era salvare i capitali prestati dalle istituzioni alla stessa Grecia. Quindi alla fine si tratterà di un “giro di partite” e di soldi veri ed utilizzabili per tentare di rimettersi in carreggiata, la Grecia ne vedrà ben pochi.

Qui troverete i dettagli del piano.

Cosa occorrerebbe fare? Il FMI ha le idee molto chiare. “Debito difficilmente sostenibile” .
Altri invece vedono di buon occhio il taglio delle cedole sullo stesso debito. Altri invece spingono per allungare ulteriormente le scadenze delle obbligazioni.
Tutte queste soluzioni rappresentano delle vere e proprie ristrutturazioni del debito (quindi default).
Nossignore, non ci siamo per nulla. Non basta tutto questo.

Tagliare il debito può essere una buona soluzione ma non risolutiva. Sarebbe importante andare a colpire soprattutto la parte a breve, ovvero quella che deve essre rimborsata nei prossimi 24 mesi. Certo è che un haircut rappresenta di certo la soluzione più invasiva, immediata, semplice e consistente per dare ossigeno alla Grecia.
Allungare la scadenza media dello stesso potrebbe essere solo un piccolo aiuto ma non così consistente. Infatti aiuta soprattutto nella parte più “breve”. Ma tenete conto che, grazie all’ultima ristrutturazione, la scadenza media dei bonds è già stata allungata a dismisura. Guardate questo grafico.

Scadenza debito GRECIA

DEBITO+GRECIA+SCADENZADiminuire la cedola invece, è relativo. A parte anche in questo caso la parte breve, il resto del debito non può certo dirsi oneroso…

Costo del debito GRECIA

cost+debito+greciaLa scadenza media del debito è 2039, lunghissima, il costo medio è del 4.97%. Se però consideriamo SOLO la parte a lunga scadenza, si aggira su un 1.33%.

E allora cosa occorre? Quello che le “istituzioni” alla fine NON hanno dato alla Grecia, ovvero una CHANCE di ripartenza, visto che i soldi alla fine serviranno come “partite di giro”. Tutto questo (come spesso accade9 ve lo traduco in DUE GRAFICI

tasso+crescita+pil+greciaeurozona-crescita-pil-2008La Grecia ha bisogno di tornare a CRESCERE e ripartire anche a livello produttivo, tenendo conto poi che il paese già di per sè non è la massima espressione di manifattura ed industria. Non ci sono alternative.
Le istituzioni dovranno aiutare la Grecia ancora a lungo, anche accettando, probabilmente, una ristrutturazione (haircut secondo me comunque necessario) , ma occorre trovare il modo di finanziare la crescita economica del paese. Ed è lì che il governo greco DEVE dare garanzie alla Troika. Perché in quell’ambito c’è la massima urgenza e si gioca la vera partita del futuro di Atene, sempre tenendo conto che, a complicare le cose, resta un fatto. I greci vivono al di sopra dei loro mezzi da anni. Ed è questo “status quo” insostenibile che ha creato le basi del fallimento di Atene. Non possiamo nemmeno parlare di shock reale temporaneo, o da un calo della domanda.
Il riuscire a conciliare tuto questo sarà difficile. Anzi, sarà una vera “Mission Impossible”

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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2 commenti Commenta
atomictonto
Scritto il 24 Luglio 2015 at 12:09

Mi vien da ridere a pensare a quando, dovendo giocoforza scegliere tra adottare il dollaro o entrare nell’euro, verranno costretti a vivere secondo le loro reali possibilità gli Inglesi.
Quelli vivo o al di sopra delle loro reali possibilità dal 1700 quando infatti cominciarono a saccheggiare il terzo mondo per sostenere il loro tenore di vita (non certo dovuto alle loro capacità produttive e manifatturiere penose o ai loro sgangherati gusti alimentari piuttosto che alla mania di continuare a misurare le cose con piedi, pitali e pollici come di cavernicoli).

snapjibe
Scritto il 24 Luglio 2015 at 12:49

Articolo interessante, soprattutto quel bel grafico colorato sui PIL dei paesi del’EU.
Secondo me il modello che applicano alla Grecia è quello della deindutrializzazione conclamata che tra l’altro si adatta alla grande ad un paese poco industrializzato come la Grecia.

Nei fatti l’aspetto industriale del piano di salvataggio è la privatizzazione forzata delle utilities e degli aereoporti che sono gli unici impianti industriali che non puoi delocalizzare in Cina.

La Grecia NON riparte perchè NON deve ripartire. Deve rimanere una nazione di gente che vive alle soglie della povertà e paga acqua luce e gas ai soliti gruppi privati.

L’unica risorsa, il turismo, verrà ampliamente spremuta tramite il controllo degli aereoporti.

Se controlli il rubinetto di afflusso dei turisti finirai per controllare anche albergi, resort e ristoranti. E non solo, intercetterai anche la valuta pregiata dei turisti vendendo direttamente nella LORO valuta i pacchetti vacanze.
Insomma la Banca Centrale Greca non vedrà un Euro per gli ovvi motivi, ma nemmeno un Dollaro o uno Yen o un Rublo.
I Greci li remuneri con qualche Euro e qualche finto benefit.

Detto questo i Greci (che come noi Italiani si credono molto più furbi degli altri) se la sono un po’ cercata di finire così.

Ciao

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