FTSEMIB: cambia il grafico dopo la rottura del trend rialzista

Scritto il alle 13:11 da Danilo DT

Alla fine cambia qualcosa e il bull market che accompagnava la borsa italiana è un pò meno “bull”. L’indice FTSEMIB modifica la sua “immagine” e oggi si presenta con un grafico decisamente diverso rispetto a quanto visto fino alla settimana scorsa.
Ecco in sintesi i “punti focali” da tenere in considerazione.

1) Rottura della trendline gialla
2) Rottura della media mobile a 21 giorni
3) Rottura della media mobile a 55 giorni
4) Ingresso nel cloud

Grafico FTSEMIB

Grafico FTSEMIB: clicca per ingrandire

Il tutto condito come sempre dagli indicatori che da giorni lanciavano segnali di aletr ai quali però mancava la conferma dei prezzi.

Ora la questione si complica, ovviamente e occorrerà capire se basterà il cloud oppure se si arriverà al 38.2% di Fibonacci. Di certo è che la tendenza rialzista è stata “macchiata” e che quindi quantomeno uno scenario di lateralizzazione è alle porte.

STAY TUNED!

Danilo DT

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12 commenti Commenta
faustino
Scritto il 4 Dicembre 2013 at 14:44

Rialzo veloce, trading range esteso e poi perforazione in basso. Il grafico è chiaro. Solo una sua negazione può riabilitare ma l’atmosfera è triste per cui ……..

watyr
Scritto il 4 Dicembre 2013 at 15:50

Scusate,se l’argomento esula dal contesto,ma forse non troppo.Vorrei infatti segnalarvi questo post:
http://www.wallstreetitalia.com/article/1649264/eurozona/irlanda-prelievi-forzosi-se-banche-fanno-crac.aspx

Ormai,il caso Cipro,è assodato, sarà una regola,nell’intera area EU,parola di Michael Noonan .
Per cui se UNI,INTESA od UBI fossero nei pasticci,ne risponderebbero,gli azionisti,obbligazionisti,correntisti.Forse anche il deposito titoli,che esula dai prodotti della banca stessa? Giunti a questi punti tutto è possibile.
Mi sorge una domanda: ma l’ESM, non era lo scudo che doveva ovviare a simili guai?Il mio sospetto è che in un caso del genere,di crisi sistemica bancaria UE, i 4000 mld erogati dalla BCE ai nanerucoli europei fino ad ora sarebbe una cifra irrisoria.
Tenere parte del risparmio in svizzera, ridurrebbe almeno in parte il rischio?Far collassare le ultime banche italiane è un gioco,basta speculare sui titoli di stato,farcite come sono degli stessi, e l’Ftse a 9000.
Se qualcuno volesse intervenire gliene sarei grato.Salve a tutti.

ddb
Scritto il 4 Dicembre 2013 at 15:53

OT
da Milano Finanza on line di oggi:
Occupazione Usa oltre le attese, sgambetto ai listini

“Le esportazioni sono cresciute dell’1,8% a 192,7 miliardi di dollari, il massimo mai registrato. A fare da traino le esportazioni di petrolio (+16% circa) e quelle di soia (+22% circa).”

Scusa DT, sai se gli USA sono già diventati esportatori netti di petrolio?

Scritto il 4 Dicembre 2013 at 16:10

Guardando il grafico direi che una tenuta dei 18.200 potrebbe farlo rimbalzare un pochino, giusto per un trading veloce. Per il resto mi sembra che si sia delineata una configurazione di breve (ribadisco di breve) abbastanza brutta, con target possibili anche in area 17.800. Ora è presente un forte ipervenduto di brevissimo (causa questi tre tosti ribassi consecutivi), quindi ci sta un piccolo rimbalzo. Se non dovesse reggere i 18.200 veloce verso i 18.000. Se non andrà nuovamente sopra i 19.150 potrebbe esserci una fase laterale di ampio range, cioè 500/700 punti.

gremlin
Scritto il 4 Dicembre 2013 at 16:33

watyr@finanza,

Svizzera? oh yes… se poi li porti in contanti a lotti di 9.999 ancora meglio

Scritto il 4 Dicembre 2013 at 16:36

Ho guardato il settimanale, se non dovesse ritornare velocemente sopra i 18.500 confermerebbe la rottura ribassista anche sul grafico settimanale.

watyr
Scritto il 4 Dicembre 2013 at 16:55

gremlin,

gremlin,

Caro Gremlin, accetto il tuo consiglio: la cifra mi servirà per un viaggetto orientativo 😛
Ma,sai ,la Norvegia è un po’ lontana,e poi sempre meglio di Montecarlo,in mano a Geronzi 😆
Sempre che la BNS si liberi della vagonata di btp /cct che ha in pancia,ma sai là possono stampare…Per quanto riguarda Ftse concordo con Briz

watyr
Scritto il 4 Dicembre 2013 at 17:33

Piccola poesiola:

Tre neri corvi colteggian sulla LUX,

e a men di fatale notizia,

chè ai gaudenti tolle mestizia,

se il tram 36 non potrà fermare,

del 36(e mezzo) si dovrà accontentare

watyr
Scritto il 4 Dicembre 2013 at 17:35

refuso : volteggian

watyr
Scritto il 4 Dicembre 2013 at 17:37

altro refuso: 33(e mezzo) non 36(e mezzo)

Scritto il 4 Dicembre 2013 at 18:29

watyr@finanza:
Scusate,se l’argomento esula dal contesto,ma forse non troppo.Vorrei infatti segnalarvi questo post:
http://www.wallstreetitalia.com/article/1649264/eurozona/irlanda-prelievi-forzosi-se-banche-fanno-crac.aspx

Ormai,il caso Cipro,è assodato, sarà una regola,nell’intera area EU,parola di Michael Noonan .
Per cui se UNI,INTESA od UBI fossero nei pasticci,ne risponderebbero,gli azionisti,obbligazionisti,correntisti.Forse anche il deposito titoli,che esula dai prodotti della banca stessa? Giunti a questi punti tutto è possibile.
Mi sorge una domanda: ma l’ESM, non era lo scudo che doveva ovviare a simili guai?Il mio sospetto è che in un caso del genere,di crisi sistemica bancaria UE, i 4000 mld erogati dalla BCEai nanerucoli europei fino ad ora sarebbe una cifra irrisoria.
Tenere parte del risparmio in svizzera, ridurrebbe almeno in parte il rischio?Far collassare le ultime banche italiane è un gioco,basta speculare sui titoli di stato,farcite come sono degli stessi, e l’Ftse a 9000.
Se qualcuno volesse intervenire gliene sarei grato.Salve a tutti.

l’ESM e sopratutto l’OMT sono ancora due oggetti misteriosi. Sarò molto breve e concreto. Ormai lo stile è chiaro.
Dovrebbe essere scritto qui quando parlo di Cipro…

http://intermarketandmore.finanza.com/i-nuovi-stress-test-e-il-cavaliere-bianco-della-bce-59071.html

ddb@finanza:
OTda Milano Finanza on line di oggi:
Occupazione Usa oltre le attese, sgambetto ai listini

“Le esportazioni sono cresciute dell’1,8% a 192,7 miliardi di dollari, il massimo mai registrato. A fare da traino le esportazioni di petrolio (+16% circa) e quelle di soia (+22% circa).”

Scusa DT, sai se gli USA sono già diventati esportatori netti di petrolio?

Evidentemente si! 🙂

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