FISCAL COMPACT: massima priorità al programma che farà morire l’Italia

Scritto il alle 09:30 da Danilo DT

Fiscal Compact: ormai manca poco alla fatidica data.
O meglio, il trattato è già in vigore. L’Italia subirà la prima valutazione nel 2015. Quindi praticamente domani.

Credo sia inutile ricordare che il Bel Paese partirà già subito malissimo, in quanto violerà il cosiddetto “benchmark looking” avendo un rapporto debito/PIL ben superiore al target che sarebbe stato previsto per il 2015, ovvero 124.1%. Oggi siamo al 133% circa. Ci avviciniamo ai 9 punti percentuali di differenza. E già questo sarà motivo di sanzioni.

Ma questo è solo l’inizio. Non dimentichiamo infatti che, per essere in linea col fiscal compact, occorre rientrare di circa il 3% all’anno per 20 anni (dobbiamo in prospettiva arrivare al 2035 al rapporto debito /PIL pari al 60%).

Un miracolo? No, non sarebbe sufficiente. Per assurdo per raggiungere l’obiettivo occorrerebbe per 20 anni (statisticamente impossibile!) garantire per tutti gli anni il pareggio di bilancio con una crescita del PIL pari al 3% per anno. Che volete che sia…
Vien da ridere a pensare che Bruxelles chieda con convinzione questi target pur sapendo che sono IMPOSSIBILI da raggiungere.

Ed è proprio per questo che è inaccettabile e deve essere possibile ridiscutere il fiscal compact.
Tanto per cominciare un elemento che deve essere messo subito in chiaro. L’Italia ha versato ai fondi “Salva Stati” ESM ed EFSF più prestiti bilaterali alla Grecia pari a 55 miliardi di Euro. Che rappresentano pur sempre il 4% del nostro debito. Questi ovviamente ci devono essere abbuonati.

Ma qui stiamo parlando delle briciole. E’ ovvio che dobbiamo puntare ad una rettifica totale del fiscal compact, dandoci la possibilità di rispettare un piano che sia però realizzabile e realisitico, permettendoci quel percorso di crescita e ripresa che l’austerity assoluta non può che negarci.
La cosa che ci deve rincuorare è che come l’Italia anche altri stati saranno in forte difficoltà a rispettare i parametri del fiscal compact.
Intanto guardate questo grafico. Rappresenta alcuni paesi dell’Eurozona e la loro posizione sui parametri di debito/PIL e deficit/PIL.

Eurozona e fiscal compact

Senza poi dimenticare che sono ben note le vicende potenzialmente deflattive del nostro continente. Ma forse a tutti non sono ancora le conseguenze della deflazione sul debito. Praticamente…un disastro che si aggiunge alla “MISSION IMPOSSIBLE”. Eccovi i vari potenziali scenari per Francia, Italia, Portogallo e Spagna.

E’ la fotografia perfetta di un modello di ristrutturazione delle finanze pubbliche che non può funzionare, che è utopico e soprattutto dannoso.
Dopo aver fatto le riforme promesse, il buon Matteo Renzi sa quindi che deve fare? Dico bene? Anzi, ricordateglielo anche voi… Su twitter tramite @matteorenzi.

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Danilo DT

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33 commenti Commenta
reragno
Scritto il 8 Aprile 2014 at 09:52

Bravo Danilo, basta sudditanza nei confronti di politici irresponsabili e incapaci.

idleproc
Scritto il 8 Aprile 2014 at 11:18

Hai integralmente ragione ma… è una strategia, non c’è nulla da fare.
Sai come la penso sul Pupo, ha i suoi fili attaccati… non ha nemmeno la statura politica necessaria.
Tra i due contendenti non esiste scelta, uno contratta i c, suoi, l’alro promuove questa strategia coprendola con la propaganda.
Si può cascare facendosi molto male o ammortizzado il colpo, attualmente secondo me siamo sul “molto male” se non si cambia strada ma non sembrerebbe che esista la classe politica adatta a risolvere il problema.
Ci sarà da ridere se arrivano al “semestre europeo”, posizione di nesun potere reale ma solo un palcoscenico.

draziz
Scritto il 8 Aprile 2014 at 11:19

Lo sa quello che deve fare, lo sa, come lo sanno anche il branco di irresponsabili che sta accompagnando il Paese nella peggior crisi dall’ultima guerra e grazie alla quale si rivredranno molti dei comportamenti sociali e delle “belle” abitudini tipicamente italiane.
Aumenterà in modo drastico il divario tra chi ha un’occupazione redditizia e chi invece campa di lavoro saltuario (ammesso che riesca a trovarlo).
Una società spaccata in due e condotta da un gruppo di oligarchi pronti a spendere soldi di tutti per la campagna elettorale (il rimborso ai partiti è un furto conclamato che grida vendetta dal profondo delle fogne a cui appartiene) e pronti a toglierli dal circuito del vivere quotidiano e dalle tasche della gente con le più miserabili scuse afferenti imposte e sacrifici richiesti dal potere centrale europeo, una sorta di Impero romano al contrario…

Se solo il popolo bue, in questo caso quello Italiano, si interrogasse adeguatamente e fosse in grado di darsi delle risposte compiute sul perchè mai di ben 3 Governi non eletti dal popolo, ma dagli inciuci delle segreterie di partito e delle istituzioni cosiddette democratiche, forse questo Paese potrebbe avere una speranza di vera rinascita.
Così com’è congegnato adesso il meccanismo serve solo a fornire liquidità nelle tasche dei parlamentari, dei partiti, di qualche altra oramai miserabile ed esecranda pletora di mangiapane a tradimento… ed il tutto dalle tasche del Popolo Italiano che continua ad osannare ed applaudire i ladri che lo stanno spogliando.
Che masochisti…

atomictonto
Scritto il 8 Aprile 2014 at 11:20

Mah…a me sembra ovvio che il Fiscal Compact non verrà rispettato e nessuno in Europa avrà nulla da dire.
Sopratutto perchè se scendessimo al debito/PIL del 60% saremmo nettamente la nazione finanziariamente più solida del pianeta, a noi dovrebbero dare la AAA e a USA, Germania, Inghilterra etc. darebbero BBB in rapporto 😆
E’ chiaramente una boutàde fatta firmare a suo tempo a quel clown di SB per cercare di ottenerne a malapena un terzo, nessuno all’epoca poteva sapere quando si sarebbe riusciti a togliere il deficiente dal potere 8)

atomictonto
Scritto il 8 Aprile 2014 at 11:24

draziz@finanza,

Guarda che la Costituzione Italiana NON prevede che si debba votare ad ogni cambio di governo, è una sciocchezza messa in giro da Grillo e SB pro domo loro, nella speranza di andare ancora a votare dopo solo 16 mesi.
Il record mi pare si stato negli anni ’70 quando ci furono 9 governi in una sola legislatura (con ben 3 governi Andreotti di cui uno durato solo 9 giorni).

ob1KnoB
Scritto il 8 Aprile 2014 at 11:39

meanwhile. Japan

draziz
Scritto il 8 Aprile 2014 at 11:42

atomictonto@finanza,

In regime democratico i miei rapprresentanti me li voglio scegliere io, come voglio scegliere chi siede in parlamento, contrariamente alle amene abitudini delle segreterie di partito, stile soviet.
Il numero dei Governi a cui ha assistito questo Paese dalla proclamazione della Repubblica?
63 se non vado errato… e c’è poco da vantarsene, non è certo sinonimo di vivacità dello scontro democratico per la miglior riuscita a favore del Paese…
C’è inoltre un lungo elenco di nomi, di politici cosiddetti “storici” che andrebbero dimenticati al più presto…
…che se quelli erano la migliore espressione del Paese e della classe dirigente e dotta, solo a guardare a com’è ridotto il Paese oggi mi viene da pensare… e non certo bene…

kry
Scritto il 8 Aprile 2014 at 12:08

atomictonto@finanza,

E’ vero l’art. 92 della costituzione dice : “Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri”. Solo che nessun presidente aveva mai osato nominare una persona a senatore a vita ( per cui non era nemmeno necessario ) per chiedere poi di essere capo del governo. Mi sembrava che una volta si facesse la processione per le consultazioni cosa che adesso viene ritenuta un inutile perdita di tempo (o meglio di libertà a seconda del proprio credo politico ).

atomictonto
Scritto il 8 Aprile 2014 at 12:17

draziz@finanza,

Vai a Roma, sconfiggi le forze armate e cambia la Costituzione. 8)

atomictonto
Scritto il 8 Aprile 2014 at 12:19

kry@finanza,

Veramente le consultzioni ci sono state e io le ho viste in streaming online.
Se poi si è presentato un comico arrogante a dire sciocchezze e rifiutare qualunque proposta è un’altra faccenda. 🙄

draziz
Scritto il 8 Aprile 2014 at 12:29

atomictonto@finanza,

C’è un altro sistema e se il cervello del “popolo bue”, stremato dalla fame e dalle continue sopraffazioni, inizia a trasmettere “segnali vitali” vedrai che qualche pedata in c…lo verrà assestata…
Deve sempre essere la Francia ad insegnare quando il troppo è troppo?
Non mi pare che la Le Pen stia simpatica agli “Eurosfruttatori”…
…e qui da noi ci voleva proprio un comico per iniziare a far capire quanto grottesca e disperata sia la situazione…

atomictonto
Scritto il 8 Aprile 2014 at 12:47

draziz@finanza,

Sinceramente e vorrei finire qua la polemica io sono stato in diversi posti del mondo dove la gente è stremata dalla fame per davvero e trovo grottesche queste continue esagerazioni.
Non ho visto in giro centinaia di persone sdentate con indosso una tunica logora e un paio di vecchie ciabatte (se non a piedi nudi), non vedo nemmeno come ho visto altrove distese di baracche di lamiera senza acqua corrente.
Bisognerebbe avere più rispetto per le popolazioni che hanno veramente fame.

pierluigi86
Scritto il 8 Aprile 2014 at 13:12

atomictonto@finanza:
draziz@finanza,

Sinceramente e vorrei finire qua la polemica io sono stato in diversi posti del mondo dove la gente è stremata dalla fame per davvero e trovo grottesche queste continue esagerazioni.
Non ho visto in giro centinaia di persone sdentate con indosso una tunica logora e un paio di vecchie ciabatte (se non a piedi nudi), non vedo nemmeno come ho visto altrove distese di baracche di lamiera senza acqua corrente.
Bisognerebbe avere più rispetto per le popolazioni che hanno veramente fame.

No scrivo mai leggo sempre ma questa volta non riesco prorpio a stare zitto, non lo so nemmeno se lei sia degna di una risposta o del mio tempo cmq il fatto che ci siano dei popoli alla vera fame non significa che altri la debbano provare per potersi lamentare. Inoltre le vera povertà in Italia vinene portata come un fardello silezioso, conosco diversi pensionati da 500/600 euro che scelgono accuratamente quali farmaci possono comprarsi o ragazzi che lavorano gratis pur di far qualcosa.
Ringrazio questo blog soprattutto danilodt, johnludd e lampo che ogni giorno ci regalano una visione del mondo molto più realistica di quello fatato e spumeggiante raccontato dalla stampa di regime . Continuate così e evviva la blogsfera e il libero pensiero

idleproc
Scritto il 8 Aprile 2014 at 13:55

pierluigi86@finanza,

“Inoltre le vera povertà in Italia vinene portata come un fardello silezioso, conosco diversi pensionati da 500/600 euro che scelgono accuratamente quali farmaci possono comprarsi o ragazzi che lavorano gratis pur di far qualcosa.”

Confermo.
Una cosa ci può rendere fieri di essere italiani, il senso di dignità di chi porta silenziosamente il fardello.
La dignità sta in basso ed è un silenzio che per chi lo ascolta fa male ogni giorno e che dà il significato etico a blog come questo.

lucianom
Scritto il 8 Aprile 2014 at 14:18

OK, OK ma vi siete mai chiesti perchè prendono solo 500 euro al mese, sarà solo un caso o è solo nella mia zona ma io ne conosco diversi, la maggior parte llavoratori autonomi che non hanno mai pagato le tasse e di riflesso i contributi.Hanno tenuto un tenore di vita al di sopra dei loro mezzi e sperperato tutto Negli anni passatii era facile trovare lavoro, e tutti quelli che conosco anche operai hanno pensioni basse ma dignitose, se rimasti vedovi/e con la reversbilità la pensioe è rimasta adeguata.Certamente esistono eccezioni e casi particolari ma sarei molto curioso che qualcuno di voi indicasse una percentuale fra chi guadagna 500 euro a cosa è dovuto, divisa per categorie.La mia certamete è una provocazione ma………………

draziz
Scritto il 8 Aprile 2014 at 15:40

lucianom,

Caro Lucianom, apprezzo sempre i tuoi interventi equilibrati e frutto (si capisce) di una certa esperienza di vita, ma non concordo sul tema.
In Italia la sperequazione delle pensioni tra autonomi e dipendenti è frutto di passata propaganda politica pagata con le tasche di tutti.
Si è sempre pensato che l’autonomo avesse chissà quali risorse derivanti dal “nero” e perciò dovesse “subire” il carico di pensioni più basse da integrare con il frutto del…celato risparmio.
Mentre è evidente la stortura implicita nel sistema, nel quale guarda caso lo Stato avallava implicitamente la possiiblità di evasione, che sarebbe poi stata sanata da maggiori versamenti al calderone del sistema pensionistico, aiutando così indirettamente i sempre precari conti dell’INPS, non è assai chiaro ai più come lìaver drenato risorse al sistema delle imprese autonome, aziende o persone fisiche, non abbia fatto altro che sconquassare definitivamente un sistema produttivo che alimentava il PIL nazionale per circa il 93-95% a seconda dei periodi.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
La mia non è apologia di reato (l’evasione) ma la requisitoria contro un sistema che ha priato le aziende della liquidità, anche e soprattutto personale, quella dell’imprenditore, creando un esercito di pensionati tutti uguali, cioè tutti poveri, le cui competenze non possono più essere utilizzate pena un ulteriore decurtazione della già magra pensioncina e ad ulteriore svantaggio dei più giovani che non trovano più imprenditori con aziende in grado di dare lavoro, soprattutto a chi è da formare.
Quello che conosco sono storie di imprenditori ultrasessantenni che appassionati del loro lavoro continuavano a tenere aperto per portare avanti esperienze imprenditoriali che davano ricchezza a tutti, loro stessi, giovani e Stato Italiano.
Oggi hanno chiuso, oberati dai debiti contratti per pagare tasse lunari e pretese fiscali da vero taglieggiamento (racket e usura hanno nello Stato il più temibile concorrente…) e si sono messi, per poco o per tanto, a carico dello Stato, cioè della collettività: noi tutti.
E visto che ce la siamo andata a cercare, toh!, beccatevi una chicca del bravo Zerohedge e provate a vederci anche il nostro “bel Paese”:
http://www.zerohedge.com/news/2014-04-06/summing-american-dream-one-cartoon

non è questione di chiacchiere… la realtà supera di molto la fantasia…

Scritto il 8 Aprile 2014 at 15:47

Carissimi lettori,

purtroppo ho tanti problemi e non riesco ad essere presente come mio solito su twitter e sul blog.
Avrei tante cose da dire ma mi manca il tempo… Appena riesco posta qualcosa….

BYE!

kry
Scritto il 8 Aprile 2014 at 17:31

lucianom,

Concordo in parte e mi piacerebbe conoscere la percentuale di chi supera i 500€ per non dire altra cifra superiore ai 1000€ a cosa è dovuto. Tra chi prende 500 come fai notare c’è chi paga per errori propri di valutazione mentre per chi prende cifre superiori paga la collettività per errori di valutazione e/o di favore altrui.

Scritto il 8 Aprile 2014 at 17:34

DT & Friends,

col sottoscritto su questo “argomento” cadete a fagiuolo.

Mentre la stragrande maggioranza pensava ad altro – volutamente o meno, a seconda delle esigenze e conoscenze quotidiane-minute di Ognuno di Noi_Voi, naturalmente -, Mi son dovuto sorbire TANTI report per capire davvero bene – all’epoca, nell’atto delle trattative e dopo la firma – tutto l’ambaradan del FC. Ottimo training è stato, comunque.

In breve:

1- questo è il Nostro MAGGIORE problema – “il resto sono cose da niente”; pensate come siam messi: visti i chiari di luna, nemmeno con la cd. “cura da cavallo” – come quello del tanghero-argentino, per capirCI! – saremo in grado di rientrare nei parametri del FC;

2- per la media dell’Euro-zona a 18 Paesi l’eccesso da eliminare ammonta esattamente alla metà di quello dell’Italia, ovvero a 36 (trentasei) punti di prodotto;

3- per la Germania il sovraddebito si limita a circa 20 (venti) punti percentuali di PIL;

4- all’inizio del 2014 risultavano anticipatamente in regola con l’articolo 4 del “FC” solo 5 (cinque) dei 18 (diciotto) componenti la moneta unica.

Parliamo di Estonia, Finlandia, Lettonia, Lussemburgo e Slovacchia.

Messi insieme questi Paesi contano per meno del 5% (cinque per cento) dei circa 330 milioni di abitanti dell’Euro-zona.

Uno sputo, dicitur.

All’inizio del 2014, quindi, il 95% (novantacinque per cento) dei cittadini, contribuenti ed elettori, della comune unione monetaria (EUM) erano già OUT.

Ebbene, in parte, questo è un bene per Noi Italici – e non solo. In specie, il dato – “da buco” – della Germania, parametro di riferimento per Tutti, come sapete.

A occhio – di report – e di lingua – dialoghi con insiders – negli anni a venire i Teutonici avranno dei seriSSimi problemi su:

1- incremento popolazione anziana – con annessi risvolti negativi nel/sul settore sanitario e previdenziale;

2- ulteriore compressione – già in atto, tra l’altro da un paio di anni – sui tassi a credito (ossia, ritorno davvero risicatissimo da/degl’investimenti, in specie in determinati settori);

3- rimodulazione sempre più serrata e stringente – all’Italiana, per fare capire: “Semestre su Semestre o bien Anno su Anno”; quello che assistiamo ormai da anni: CINEMA MAI VISTO PARTY! – del Budget Federale.

Insomma, prevedo che arriveremo/anno – alla fine – ad una rimodulazione molto più blanda.

L’importante, tuttavia, è essere CONSAPEVOLI di cosa verrà firmato e perché verrà firmato; MOLTI (T-U-T-T-I!) di coloro i quali hanno sottoscritto il FC, OGGIGIORNO, sono dei St.s Pietrini o addirittura dei Pilati “Ponzi”.

In ogni cosa, Ci vuole CONOSCENZA, CONSAPEVOLEZZA, INFORMAZIONE.

サーファー © Surfer

lucianom
Scritto il 8 Aprile 2014 at 17:37

Dopo tre anni di prestazioni deludenti, molto sotto la media del settore ho venduto Carmignac Patrimoine A.Una vera delusione!
DRAZIZ: Non so quanti anni hai, io sono vecchio e mi riferisco al passato , anni settanta,ottanta, novanta perciò gli attuali pensionati.In quegli anni, gli artigiani e commercianti guadagnavano molto ed il lavoro non mancava mai, anzi a volte lo rifiutavano. Tu invece ti riferisci agli anni duemila dove purtroppo come gustamente dici la situazione è tragica.Ciao

Scritto il 8 Aprile 2014 at 17:44

Bene Surfer, quindi concordi sulla necessità FONDAMENTALE della rimodulazione del Fiscal COmpact?

Scritto il 8 Aprile 2014 at 17:57

DT,

Lo faranno, tranquillo. L’ondata “no-euro” che presto s’abbatterà – ahimé -, farà il resto; credo.

Noi – comunque ed in primis – dobbiamo fare il Nostro – per quello che Ci tocca: dobbiamo ripulire davvero bene e finalmente la “stalla” italica, in tutti i settori; abbiamo tanta m…. e tanti figuri di ….a!

サーファー © Surfer

Lukas
Scritto il 8 Aprile 2014 at 18:16

Danilo DT,

Danilo, rimodulazione ma non soppressione del fiscal compact…..altrimenti puoi star certo che in Italia i ns politici non taglieranno alcuna spesa pubblica improduttiva….,,,che come è ben noto non serve alla crescita del Pil……ma solo a fabbricare un consenso politico artificiale….altrimenti inesistente.

draziz
Scritto il 8 Aprile 2014 at 18:27

lucianom,

Quest’anno fanno 50…
Gli ultimi 32 spesi con la convinzione quotidiana di voler migliorare non solo la mia situazione economica (con scarso successo…) ma di partecipare ad un’evoluzione in positivo del modo di vivere e di pensare…
“Signori, abbiamo un Crociato!”, dice uno dei protagonisti in Platoon, durante una serata di bisboccia…
Avrai giá constatato quante caz…e sono state raccontate a chi popola questa nazione e soprattutto quante facce, nate per sostituire la carta igienica, finiscano immancabilmente per sporcare i panorami delle nostre cittá…
Ma pare fosse così anche nell’antica Roma, o Atene, o…
C’era un bel libro su cui studiavo: “il percorso della civiltá”…

lampo
Scritto il 8 Aprile 2014 at 22:29

Interessanti commenti e post… però forse ci dimentichiamo che in Europa, esiste già la normativa (ed è già stata sperimentata la sua applicazione pratica) per gestire la prossima crisi finanziaria.

Per cui temo che il “Fiscal Compact” difficilmente verrà portato a termine (anzi personalmente ritengo che sarà il più grande flop della storia economica europea… simile al famoso rialzo del tasso degli interessi ad inizio della crisi finanziaria)

Per chi volesse approfondire l’argomento un link, così non vi annoio:
http://icecapassetmanagement.com/uploads/documents/2014.03%20IceCap%20Global%20Market%20Outlook.pdf

Dopo capirete chi verrà nuovamente a salvarci, grazie al progetto di area di scambio commerciale comune…

Unendo i puntini del disegno, manca in primis una svalutazione dell’euro indotta dal deflusso di capitali verso altri Paesi (soprattutto gli USA e perché no anche il Giappone!).

A mio giudizio si materializzerà, coincidendo come tempistica rispetto al progetto dell’area comune di scambio, con la conclusione del tapering… altrimenti come volete che si riesca a piazzare in futuro il rifinanziamento del debito USA (e giapponese).

Ma il mondo continuerà come sempre… anche se qualcuno avrà meno piume: basta accontentarsi… di quelle rimaste.

Per cui in ottica di investimento (anche nella vita) imparate a guardare sempre avanti e, per quanto possibile, a prevedere i potenziali scenari futuri…

Poi dimenticate tutto e vivete alla giornata… per poter apprezzare le piccole cose.

Scritto il 9 Aprile 2014 at 01:35

Lukas,

Certo che non lo sopprimono, figuriamoci!

lampo,

…senza dimenticare alcuni aggiustamenti che già stanno intervenendo. Ma ne riparliamo domani…

Felice notte a tutti…

ottofranz
Scritto il 9 Aprile 2014 at 08:26

Mah…strano vedere in relazione ad un preciso post che in poche righe riassume ed evidenzia così bene un’utopia che nessun media sotttolinea in modo chiaro e preciso, i commenti vadano per la maggior parte a favore di “piove governo ladro”

O forse neanche tanto strano.

Siamo così assuefatti e frastornati ,che tirare fuori il solito ritornello ci fornisce una pace interiore di matrice psicologica. Del resto se le colpe sono degli altri noi che centriamo ?

Un grazie a Surfer che ha riportato tutti sul tema .

Mai come in questa occasione una domanda dovrebbe fare capolino.
“cui prodest hoc horribile bellum?”

Visto che in ultima analisi credo a nessuno, a me sembra evidente che una ripresa del significato storico di Giubileo verrà in qualche modo messa in atto, ed a beneficiarne saranno proprio quei Paesi e quelle Amministrazioni che avranno dimostrato la volontà di rientrare da quella ubriacatura collettiva che ha portato al risultato attuale

Fra i tanti errori commessi al momento dei concambi e dell’entrata nell’euro ,uno madornale è non aver preso coscienza dei diversi modi di ragionare dei popoli che avrebbero dovuto condividere una moneta

Dare a popoli cicala giornate di pieno sole non è stata un’ideona

gilles27
Scritto il 9 Aprile 2014 at 15:04

ottofranz,

“Fra i tanti errori commessi al momento dei concambi e dell’entrata nell’euro”

MA SECONDO TE, QUALI SAREBBERO STATI I CONVCAMBI CORRETTI???
😯

ottofranz
Scritto il 9 Aprile 2014 at 22:25

gilles27@finanza,

uno a uno ? 🙂
un euro 1000 lire , ma naturalmente sono sulla luna 😯

ottofranz
Scritto il 9 Aprile 2014 at 22:27

gilles27@finanza,

ti sembrerà strano, ma la massa ci ha messo almeno quattro anni a realizzare che un euro valeva quasi il doppio di mille lire. Lo hanno capito quando i risparmi della nonna hanno dato i primi segni di cedimento

gilles27
Scritto il 10 Aprile 2014 at 09:00

ottofranz,

….non mi sembra strano. anzi… in quel tempo, lavoravo in banca, e da poco tempo avevamo messo 7500 lire a semestre per costo tenuta dossier titoli. Io feci la battuta al mio Direttore Generale dicendo: appena entriamo nell’euro mettiamo 7,5 Euro (anziché tradurre le 7500 lire al cambio corretto di 1936.27 pari a euro 3,87)…. secondo te, quanti si sono lamentati?
NESSUNO!!! QUINDI NON è UN PROBLEMA DI CONCAMBIO… IL PROBLEMA CHE L’ITALIOTA MEDIO è UN EMERITO CO@@@NE!!!! 😆 😆 😆

ottofranz
Scritto il 10 Aprile 2014 at 10:45

Purtroppo è come dici tu .

Io all ‘epoca avevo una soglia psicologica di 149 mila lire alla vendita del jeans. Sopra si bloccava. Quando sono andato a fare gli ordini per la stagione successiva mi son trovato a comprare in euro ed ho visto che il prezzo medio sarebbe balzato a 125 euro quindi ben oltre le duecentomilalire!!!!

. Mi sono spaventato ed ho fatto acquisti minimi. Quando sono arrivati sembrava li regalassimo.

Comunque la tua domanda mi ha fatto pensare . Sarebbe bello che il nostro DT ci facesse su un post. e magari qualcuno più ferrato di me mi aiutasse nel ragionamento. Sarebbe cambiato qualcosa se il concambio si fosse avvicinato il più possibile al cambio uno ad uno ?
( un euro /mille lire)

Da considerare anche il fatto che lo stesso atteggiamento da cicala lo hanno adottato tutti i tangentisti che hanno dato una bella mano al balzo del debito pubblico.

Psicologia applicata che sfugge ai contabili. A volte penso a quanto fosse geniale la scena in Mary Poppins
https://www.youtube.com/watch?v=ynKVBgiaHjo

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