Draghi prepara il QE Europeo 2.0 (e ne parla coi bancheri)

Scritto il alle 14:40 da Danilo DT

draghi-qe-europeo-rinforzatoLa voglia di intervenire è palpabile, Mario Draghi non si vuole fermare ed è disposto ad aumentare la posta in gioco.
La data clou è 03/12/2015, giorno in cui a Francoforte è previsto un Meeting BCE dove in agenda si trova una discussione di politica monetaria.
Se la Bce interverrà prima della fine dell’anno , lo farà molto probabilmente in tale data.

Calendario prossimi Meeting BCE per il 2015

calendario-meeting-bceI mercati ci credono, i PMI dell’Eurozona stanno andando bene (vedi anche post su Italia e Piazza Affari) e scontano un miglioramento del quadro congiunturale.

PMI Eurozona a confronto

pmi-eurozone-2015

Miglioramento che, come detto, necessita di conferme. Ed è proprio quello che la stessa Markit, società che calcola l’indice manifatturiero, a ricordarcelo.

(ANSA)  – In Eurozona l’indice Pmi manifatturiero è salito a 52,3 punti a ottobre da 52 di settembre. E’ la lettura finale di Markit Economics e conferma la fase di espansione (50 punti fa da spartiacque tra espansione e contrazione). Per il capo economista di Markit, Chris Williamson, “la ripresa manifatturiera dell’area rimane blanda” e il sondaggio segnala una crescita produttiva “solo del 2% all’anno, una performance debole considerato l’ammontare degli stimoli messi in campo dalla Bce”.

QE Europeo 2.0

Oltre al contesto macro in generale, sarà proprio la Bce ad influenzare il sentiment nei prossimi mesi. Come? Beh, già sapete. Si sconta un ulteriore taglio del tasso di deposito (si passa a -0.3%?), magari portando gli acquisti mensili a 70-75 miliardi dai 60 precedenti, aumentando anche le tipologie di bonds interessati. Inoltre la Bce potrebbe anche lanciare il classico “specchietto per le allodole”, ovvero allungare la durata del QE Europeo, anche se in realtà questa decisione poco impatterebbe sul mercato quantomeno nel breve periodo.

Ma aumentare la “posta in gioco” significa rischiare di destabilizzare certi equilibri anche politici. Ed ecco che quindi succede quanto in Usa è normale e forse lo è un po’ meno qui da noi, in Europa.
La BCE si siede al tavolo della finanza che conta e tratta con loro le mosse future, discutendo e confrontandosi con loro.

È emerso ieri che alcuni membri del comitato esecutivo della Banca centrale europea hanno incontrato banchieri e altri esponenti dei mercati finanziari nell’imminenza delle riunioni del consiglio della banca nelle quali sono state prese importanti decisioni di politica monetaria.

(…) La Bce sottolinea che non è stata divulgata nel corso degli incontri alcuna informazione “market-sensitive”, cioè suscettibile di muovere i mercati. Non c’è alcuna indicazione che questa regola sia stata violata. (Source)

Spionaggio finanziario? La BCE si è cautelata ed ha affermato che NULLA è trapelato. Ma è chiaro che, se c’è stato un confronto, alcune linee di massima sono venute fuori, di certo non i dettagli, ma le intenzioni, quelle si.
Non avranno comunicato importi e tipologie delle operazioni, ma se e come vogliono operare, lo si sarà inteso.

(…) Secondo le regole della Bce, i membri del comitato devono astenersi dal parlare in pubblico di questioni relative alla politica monetaria nella settimana precedente il consiglio, il cosiddetto “quiet period”, o periodo di silenzio. Lo stesso principio, di non dare alcun segnale sulle future decisioni di politica monetaria, si applica agli incontri privati. La Federal Reserve e la Banca d’Inghilterra, che intrattengono simili rapporti il settore privato, hanno un periodo analogo di una settimana in cui i membri del comitato che decide la politica monetaria devono astenersi da commenti in proposito, prima della riunione decisiva. La Banca d’Inghilterra non pubblica l’agenda degli incontri privati dei membri del comitato di politica monetaria. (…)

Queste sono le regole, ma in realtà si legge troppo spesso di incontri, commenti, confronti. La cosa che però, secondo me, è degna di nota è il fatto che la Bce ha voluto (e ottenuto, ovviamente) il confronto coi big della finanza, il che significa che:

a) Alla fine il ruolo delle grandi banche è dominante (Draghi secondo me ha chiesto come una “benedizione” anche per evitare che poi il mercato gli vada contro. E il mercato, si sa chi è…)
b) Draghi è indipendente per modo di dire
c) La voglia di intervenire è tanta e il confronto è stato deciso perche la Bce ha GIA’ deciso di agire.

Interessante vedere il comportamento di BTP (Curva dei tassi Italia) e Bund (curva dei tassi Germania)

Curva dei tassi ITALIA (oggi, un mese fa, sei mesi fa)

curva-dei-tassi-italia-2015

Curva dei tassi GERMANIA (oggi, un mese fa, sei mesi fa)

curva-dei-tassi-germaniaGuardatele entrambe, ovviamente non sono identiche ma scontano per certi versi il SUCCESSO della BCE. Tassi a breve che si sono compressi ulteriormente ma tassi a lungo che stanno iniziando a muoversi al rialzo. Crescita economica in arrivo? In realtà sembra che per la parte lunga della curva, ci sia l’influenza cinese (vendite di Bond Eurozona, ovviamente difficile avere la conferma ufficiale). Ma al mercato, che legge il trend, poco importa. Malgrado tutto si percepisce la fiducia nell’ennesima bomba di Draghi.
Attendiamo conferme.

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2 commenti Commenta
kry
Scritto il 3 Novembre 2015 at 23:54

Danilo lo vedi quello sul tubo si proprio quello che non capisce un tubo e che manipola sto c@zzo di euro perchè non è capace di fare sega.
Diglielo di venirmi a parlare invece di andare dai banchieri …. e vedi come fa presto l’inflazione a tornare al 2%.
Allora sarebbe troppo facile No QE … No Party.

Scritto il 4 Novembre 2015 at 08:45

Hahahahahah! Ok, mo’ lo chiamo e te lo mando: citofonare Kry?

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