DRAGHI mette in chiaro la politica BCE. Finalmente.

Scritto il alle 08:00 da Danilo DT

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Questa volta posso ritenermi soddisfatto.

Il Meeting BCE non era certo atteso come un evento rivoluzionario, come ho scritto in QUESTO POST. Però stavolta, sono state messe in chiaro tutte quelle cose che il sottoscritto dava per sotto intese e che invece, questa volta, Mario Draghi ha detto pubblicamente.

Ritengo inutile andare a riprendere quanto è accaduto oggi, ne parlano tutti i siti di economia e se proprio volete potete andarvi a leggere QUESTO articolo. Andiamo invece a riprendere alcune frasi clou pronunciate da Draghi, provando a commentarle.

“Gli acquisti del quantitative easing da 80 miliardi al mese continueranno fino a marzo 2017 e oltre se la BCE lo riterrà necessario”.

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Evviva, finalmente tutti ora hanno le idee chiare e quanto detto da Draghi collima perfettamente con quanto dicevamo noi. Il programma di acquisto della BCE continuerà serenamente fino a marzo come da programma. Quindi NIENTE tapering prima di tale data. Ma poi attenzione. NON diamo per scontato un tapering a partire da marzo perchè, SE la BCE lo riterrà necessario, tale scadenza potrà essere prorogata. Quindi, cari lettori, la certezza è la continuazione degli 80 miliardi fino a marzo. E poi si vedrà. Tutto il resto è fumo e speculazioni inutili.

“Nel consiglio direttivo non c’è stata discussione sul tapering nè tantomeno sugli orizzonti degli acquisti” (…) “Nessuno pensa ad una interruzione improvvisa del QE”. (…) “Non ci saranno aumenti di tassi prima di marzo 2017 (risposta non data direttamente ma implicitamente)”

Queste parole di Draghi confermano quanto detto prima. E quindi tutto quello che si dice in più serve a riempire le pagine dei giornali e le bocche degli pseudo economisti. Il percorso fino a marzo 2017 è chiaro. E poi tutto dipenderà de come stanno le cose, sotto diversi punti vista: politico, economico, finanziario.

“Le aspettative di inflazione, sopratutto dopo la Brexit, sono scese significativamente ma ora stanno recuperando” (…) “Non vediamo ancora segnali convincenti di salita dell’inflazione core” (…) “Prezzo basso del petrolio positivo per consumatori” (…)

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In questo mix di frasi si capisce perfettamente che l’inflazione core è al palo, ma noi lo abbiamo detto proprio in QUESTO POST dove troverete i grafici del caso. E l’inflazione “All items” seguita dalla BCE è in aumento ma è petrolio-dipendente. Anche se un petrolio a prezzi bassi ha aiutato i consumi.Un segnale chiaro di ammissione che il QE della BCE non serve per far salire l’inflazione. Mi spiace caro Mario, lo hai detto tu stesso…

“Servono decise riforme strutturali nei paesi Eurozona” (…) “La ripresa è modesta e constante ma con inflazione crescente” (…) “I tassi negativi non aumentano la diseguaglianza in Eurozona. E’ molto più pericolosa la disoccupazione” (…) “I tassi bassi funzionano”

 

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Altra ammissione: la crescita non decolla, ed i tassi bassi non sono causa di problemi, quantomeno per ora, anche se sono note le criticità su sistema bancario e non solo. A dire il vero con suo dire che i tassi bassi funzionano, non viene spiegato in QUALE ambito. Di certo per i debito dei paesi sono una manna dal cielo, ad esempio. Ma che siano la soluzione a tutti i mali non è sicuramente giusto. E difatti ecco la solita citazione sulle riforme strutturali, ed in modo implicito si fa un’esortazione ad una maggiore proattività su quello che dovrà essere il passaggio successivo: le riforme FISCALI.

“in dicembre, con le nuove previsioni dello staff a disposizione che, per la prima volta, includeranno anche il 2019 e si potra’ definire quale sara’ lo scenario di politica monetaria nei mesi successivi” (…) “IL QE non può durare in eterno” (…) “il programma di acquisto di titoli delle aziende private è un successo e la scarsità di titoli da acquistare non è un problema”

Quindi a dicembre potremo avere le idee più chiare, ma anche no visto che la BCE lo ha già detto: si naviga a vista e quindi a dicembre si tracceranno delle linee guida che saranno però ampiamente rivedibili. Sul fatto che il QE non può durare in eterno può sembrare un’ovvietà. Ma era giusto dirlo, e per certi sensi anticipa la possibilità di un intenzione teorica di mantenere un certo tipo di programma che non vada “ad oltranza”. Infine la nota sui titoli da acquistare. Draghi dice che la carta al momento non manca. Potrebbe anche essere che Draghi si fida del mercato e spera che i prezzi dei bond possano scendere un pochetto, grazie all’inflazione e alle prospettive di un eventuale tapering. Ma dire che ci sono ancora tanti bond a disposizione da comprare, quello no…

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STAY TUNED!

Danilo DT

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2 commenti Commenta
paolo41
Scritto il 21 Ottobre 2016 at 14:09

perché non diciamo che è una progressiva e necessaria linea di fuga ??????

Scritto il 21 Ottobre 2016 at 15:23

Perchè non è definibile in tale modo perchè in realtà NON ESISTE un limite all’operatività delle banche centrali e se occorrerà, potrebbero anche arrivare delle sorprese.
Quindi si naviga a vista. Poi è chiaro che il QE non è efficace, che sarà necessaria una exit strategy ecc. Ma fi che si può, si compra tempo ( e titoli),

IMHO of course!

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