Dopo BREXIT: e ora inizia la rivoluzione

Scritto il alle 18:07 da Danilo DT

risultati-finali-brexit

Questo è il grafico più importante del giorno. (via BBC)
Non si parla di SP500 o di FTSEMIB oppure di DAX. Per avere un piccolo quadro di cosa potrebbe capitare ancora sui mercati CLICCATE QUI.
Parliamo ancora dell’esito del Brexit. Che abbia vinto il LEAVE è chiaro a tutti ma… come ha vinto? E quali fasce di età anno votato l’uscita? Non di certo i giovani.

brexit-diviso-per-età
Fondamentale analizzare con attenzione il risultato in Scozia ed in Irlanda del Nord. Si avvicina una rivoluzione politica in tutto il Regno Unito.

“Noi siamo europei”. L’attuale primo ministro scozzese, Nicola Sturgeon, colei che è succeduta a Salmond alla guida del governo e dello Scottish National Party, ha rincarato la dose: “La Scozia ha consegnato un voto chiaro, senza equivoci, per la permanenza nella Ue e accolgo con favore questo sostegno al nostro status europeo”, ha detto Sturgeon, che da tempo solleva l’ipotesi di un nuovo referendum sull’indipendenza scozzese in caso di Brexit. “La Scozia ha parlato. E ha parlato chiaro”.

Torna la tensione in Irlanda? Ma la Brexit ha riacceso gli animi anche in Irlanda del Nord, che a breve potrebbe diventare un altro fronte caldissimo. Qui si invoca un altro referendum, stavolta per la riunificazione delle due Irlande, dal momento che Dublino appartiene fedelmente all’Unione Europea. “Con l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue, l’Irlanda dovrebbe andare al voto per la propria riunificazione”, ha detto il vicepremier dell’Irlanda del Nord, Martin McGuinness, storico leader del partito nazionalista irlandese Sinn Féin ed ex affiliato dell’Ira. Perché con la Brexit, ha spiegato, ci sono “enormi conseguenze per l’intera isola d’Irlanda, che andrebbero contro le aspettative democratiche del popolo. E l’elettorato dovrebbe avere il diritto di votare per mantenere un ruolo nell’Ue”. (Source)

Scozia che chiederà sicuramente di staccarsi dalla Gran Bretagna, con successiva domanda di ingresso nell’Euro. Irlanda del Nord che chiederà anche lei la secessione e successiva adesione alla vecchia Irlanda comunitaria. E tutto questo avrà degli importanti ripercussioni sulla politica europea. Signori, questa è la più importante rivoluzione dei tempi moderni e nessuno sa dove potrà portarci. Il mimino che può accadere (e sarebbe la mi a massima soddisfazione) sarebbe la rifondazione dell’Unione Europea. Senza UK ovviamente ma con logiche e regole diverse. Il peggio invece è la fine dell’Euro più una serie di ripercussioni a livello sociale non indifferente.
Si sono smosse le acque. E in quale modo… Cameron rimpiangerà per sempre la sua decisione di indire il referendum, ma è stata la miccia che poi ha acceso quella che è una vecchia polveriera che veniva tenuta su con lo sputo. Inizia la rivoluzione, e come dice bene l’amico Surfer, è giunto il momento di fermarsi e di guardare alle cose concrete e non fermarsi sempre e solo a quello che fa rumore ma che poi è fumo negli occhi.

Ridiamoci su…ma non troppo…

 

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Danilo DT

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15 commenti Commenta
emzag
Scritto il 24 Giugno 2016 at 20:10

Anche se non sono un esperto consentitemi un commento strettamente tecnico: sto godendo come un suino da stamattina.

gainhunter
Scritto il 24 Giugno 2016 at 20:14

E se l’UK diventasse in futuro il proxy tra UE e Commonwealth? Specialmente in caso di fallimento di TTIP e CETA?

lexmumble
Scritto il 24 Giugno 2016 at 20:52

Ciao a tutti,
DT, mi preoccupa questa news che è arrivata verso le 16:

Giappone: Min.Finanze e B.centrale. stabilita’ valutaria e’ di importanza cruciale
MILANO (MF-DJ)–Il Ministero delle Finanze del Giappone e la Banca centrale nipponica hanno dichiarato congiuntamente che la stabilita’ nel mercato valutario e’ di “importanza cruciale”.

La nota congiunta e’ un evento raro. ed evidenzia le preoccupazioni delle autorita’ giapponesi sui rischi per l’Abenomics. il programma economico del Governo Abe che ha gia’ parzialmente fallito l’obiettivo di riportare la crescita in Giappone.

Il Ministero delle Finanze “monitorera’ gli ulteriori sviluppi dei tassi di cambio esteri piu’ attentamente di prima e. se necessario. prendera’ adeguate misure”. Inoltre si legge che tali mosse “saranno coerenti” con gli accordi valutari stipulati al G-7 e al G-20.

Tuttavia non e’ chiara la posizione degli altri leader del G-7 e dello stesso consesso. che ha pubblicato una nota in cui avverte sul rischio di volatilita’ sul valutario ma non offre contromisure.

Bce. Fed e Fmi hanno sollecitato Tokyo a rimanere fuori dal mercato valutario. preoccupate che l’intervento di un Paese potrebbe attivare a catena gli altri Istituti. con conseguenze devastanti sull’economia globale.

mac

giuseppe.mangiaracina@mfdowjones.it

(END) Dow Jones Newswires

June 24. 2016 10:20 ET (14:20 GMT)

pensate che possa causare ulteriori problemi?

x_maurizio
Scritto il 24 Giugno 2016 at 22:06

Quante cavolate.
L’indipendentismo nord-irlandese o scozzese è ben precedente a qualunque UE-CEE o comunque la chiamiate.
Quello Nord-Irlandese ha smesso di essere un problema dopo annose discussioni e trattati. Tutti precedenti alla UE.
Qui https://en.wikipedia.org/wiki/Good_Friday_Agreement
Dell’indipendenza scozzese se ne è parlata PURE NONOSTANTE la appartenenza della GB alla UE.
Con tutto il rispetto che ho per voi, non vi infilate in discorsi di cui sapete poco e trattate abitualmente ancora meno.
E poi tutti questi problemi sono tutte faccende INTERNE alla GB come potrebbe essere da noi il problema delle province autonome.

Infine questi problemi potrebbero riacutizzarsi SE (ed è tutto da dimostrare!!!!) la situazione economica dell’UK dovesse peggiorare rapidamente E considerevolmente.
Siccome l’uscita dell’UK non è immediata ma durerà 2 ANNI di tira e molla e verrà annacquata in tutti i modi possibili e immaginabili (o pensate che banche, servizi finanziari ecc ecc lasceranno l’osso!?! Siete dei beduini se lo immaginate!) con il tipico pragmatismo anglosassone, non c’è ALCUN motivo di pensare a RIVOLUZIONI traumatiche, che comunque si consumerebbero COMUNQUE se alla base ci sono motivazioni forti.

Infine fanno sorridere gli interventi su Bloomberg o le comunicazioni delle agenzie di rating, i dubbi della BOE… come se la settimana scorsa la situazione economica e finanziaria dello Stato UK (stato sovrano con moneta sovrana) era e sarà differente da quella de lla prossima settimana o del prossimo mese.
Ci saranno delle conseguenze immediate che evaporeranno entro 2-3 mesi quando ci sarà il nuovo governo ecc ecc.
Ricordiamoci che stiamo parlando di persone serie, non della Grecia!

Davvero partecipare alla ammuina non ha senso.

Il VERO problema è capire quando, approfittando dell’ammuina, viene buttata fuori l’immondizia nascosta negli armadi.

Questa notizia sui beni durevoli che NON si trova più sulla home di Bloomberg…
http://www.bloomberg.com/news/articles/2016-06-24/u-s-capital-goods-orders-unexpectedly-drop-most-in-three-months
O altre chicche: http://www.bloomberg.com/news/articles/2016-06-24/volkswagen-korea-executive-arrested-over-emissions-manipulation

jinxed
Scritto il 24 Giugno 2016 at 23:35

x_maurizio@finanza,

Mi fa specie che parli di trattati antecedenti alle UE mettendo poi il link dove si vede chiaramente che era del 1999, quindi assolutamente SUCCESSIVO alla UE. Mi fa altresì specie che stai a pontificare che si tratta di questioni interne quando invece l’Unione Europea c’entra parecchio ed è il veicolo primo con cui queste separazioni si realizzeranno (se si realizzaranno, ma è molto probabile).

Sei liberissimo di pensarla come vuoi, ma insistere che quello che è successo sia solo un mero incidente di percorso appare quantomeno irrealistico, mi chiedo se tu abbia mai studiato la storia seriamente.

Scritto il 24 Giugno 2016 at 23:54

gai­n­hun­ter,

Devo essere sincero, me lo aspettavo. LOL

kry
Scritto il 25 Giugno 2016 at 00:29

gai­n­hun­ter,

La quinta scheda sulle Amministrazioni di territori riguarda il Free Territory of Trieste, lo conferma costituito dal 1947 e lo considera tuttora esistente quale Stato sovrano in regime di amministrazione provvisoria sotto la tutela diretta del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, la cui protezione si estende anche al Porto Franco internazionale del Free Territory of Trieste.
http://www.dovatu.it/news/per-le-nazioni-unite-trieste-e-solo-amministrata-dallitalia-20131/

perplessa
Scritto il 25 Giugno 2016 at 01:08

stiamo facendo del folklore, mi auguro che nessuno rivendichi che bologna faceva parte dello stato pontificio
kry@​finanza,

albertopletti@gmail.com
Scritto il 25 Giugno 2016 at 07:25

Una testa un voto: vecchi o giovani non conta; basta essere maggiorenni.

Comunque per chi è in Italia sarebbe più interessante che guardasse la borsa di Milano: ha fatto il record. E questo è un segnale mica da ridere. Se dovesse arrivare una recessione adesso, l’Italia sarebbe un posto molto a rischio. Perchè gli inglesi hanno avuto il coraggio di rompere lo status quo (bravi!), e queste cose sono degli acceleratori fenomenali per la politica, l’economia,…

gainhunter
Scritto il 25 Giugno 2016 at 11:23

Danilo DT,

Sotto sotto nel silenzio dei media stanno lavorando.
Se dovessero riuscirci davvero, sarà un altro “oh caxxo!” come ieri.

@kry
Sì, Trieste è in una situazione “particolare” e particolarmente favorevole in caso di necessità.
Grazie di avermelo ricordato.

pippo2015
Scritto il 25 Giugno 2016 at 18:18

Come sempre, dei vecchi che dopodomani sono morti, decidono le sorti di ragazzi che hanno d’avanti una vita.
Dovrebbero fare una legge che il voto di un vecchio valga meno di quello di un giovane.

blackdalilah
Scritto il 26 Giugno 2016 at 17:24

Scusate l’intromissione, leggo sempre questo blog e mi tengo informata ma in alcuni punti sono scettica, perchè quelli che ci rimettono potrebbero essere solo gli europei. Tutto dipende da come viene gestito il brexit visto che intanto l’UK ha la sua banca centrale e come tale ha il monopolio della propria moneta. Poi non penso che l’UE sia così disposta a ridefinire gli accordi commerciali in senso troppo sfavorevole nei confronti dell’Uk visto che l’Uk importa dall’UE più di quanto esporta (soprattutto la germania esporta in Uk quindi ciò metterebbe a rischio le imprese tedesche e non).
Ovviamente per ora la volatilità regna sul mercato ma è normale, mettono in discussione le basi di una malgestita UE ma le ripercussioni principali sono state non tanto nei confronti dell’Uk ma del listino italiano e soprattutto nel settore bancario, proprio perchè i problemi di fondo qui ci sono e non si può dare la colpa solo all’uk. E’ difficile riuscire a valutare se nel lungo periodo ci rimette o meno perchè dipenderà dalle decisioni che vengono prese oggi. In ogni caso i cittadini inglesi non sono stati adeguatamente informati su quali sono i pro e contro delle due alternative, ma quando si tratta di politica ci sono tante cose che vengono messe “sotto il tappeto”.

gainhunter
Scritto il 26 Giugno 2016 at 18:23

blackdalilah@finanzaonline,

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