Disoccupazione giovanile e stipendi minimi

Scritto il alle 12:15 da Danilo DT

Se queste sono le basi per il futuro…
Mercato del lavoro: disoccupazione giovanile ai massimi e salari ai minimi. Certo, da questi dati non si può che migliorare, ma non si può pretendere vera ripresa.

I dati usciti in questi giorni sono stai contrastanti. Nei vari post avrete avuto modo di visionare le varie situazioni. C’è però un dato che vorrei sottolineare che rappresenta, secondo me, in modo ideale la crisi del mercato del lavoro USA.
Sappiamo tutti che il tasso disoccupazione USA si aggira sul 9.5 % ufficiale (non ufficiale il tasso è enormemente più alto ma lasciamo perdere, prendiamo i dati per buoni tanto in questo contesto non conta più di tanto).
Se si parlasse di vera ripresa, già di per se la disoccupazione non dovrebbe essere così alta (con quali soldi i privati fanno ripartire i consumi?). Ma tutto fino ad oggi quadra, in quanto i disoccupati hanno goduto del sostegno pubblico ed hanno tirato avanti a campare quasi normalmente. I problemi però cui voglio fare riferimento sono altri due.
Il primo: lo sapevate che lo stipendio cosiddetto “minimo sindacale” è ai massimi storici, se prendiamo gli ultimi 30 anni?
Il secondo: lo sapevate che la disoccupazione giovanile, è pari al 26.20%?

Grafico sovrapposto

Ok ok, mettiamo ordine.
Recentemente lo stipendio minimo, deciso dal governo federale, ha comportato degli aumenti importanti, portando tale cifra da 5.15 $ a 7.25 $.
Bene direte voi! Più soldi per consumare! Male invece dico io, perché tutto questo ha avuto un drammatico rovescio della medaglia: le aziende hanno tagliato forza lavoro per tagliare proprio i costi, anche a causa di questo aumento.
Chi è stato a rimetterci più di tutti? I giovani. Praticamente sono stati lasciati tutti (o quasi) a casa.
Ovviamente c’è chi sta proponendo un sub-minimo sindacale da pagare agli adolescenti, ma la situazione oggi è drammatica.
Se queste sono le basi per il futuro della nuova ripresa economica americana, se i giovani si trovano in queste condizioni e se il tasso di disoccupazione continua a viaggiare a queste percentuali, i non posso credere che esista vera ripresa.
Ognuno di voi può essere bullish o bearish. Ma, vi chiedo, provate a ragionare 30 secondi e ditemi se posso avere anche solo minimamente ragione. Perché se così non fosse, allora l’economia è veramente una bestia grama che non saprei più conoscere, analizzare e soprattutto leggere.
Tanto vale a quel punto fare qualcos’altro. Per la gioia ovviamente di chi non vede l’ora che io prenda questa brillante decisione.



STAY TUNED!

DT

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Grafici e dati elaborati da Intermarket&more sulla database Bloomberg

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