CRISI GRECIA: è la scusa buona per una NUOVA Europa?

Scritto il alle 00:10 da Danilo DT

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Intanto la mezzanotte e passata e la Grecia non ha pagato la rata del prestito da 1,6 miliardi di Euro al FMI. Grecia che quindi è in default tecnico. Ma la storia non è finita anzi, Atene l’avrebbe già riaperta ma la Germania non ne vuole più sapere. Ma tutto questo…servirà per poter creare un’Europa più solida e credibile?

Signori ci siamo arrivati. La mezzanotte è passata da qualche minuto. La Grecia ha pagato la rata in scadenza al FMI pari a 1,6 miliardi di Euro? Non credo proprio.

Varoufakis sembra dire: "Volevate 1,6 miliardi indietro, caro FMI? Eccoveli!"

Varoufakis sembra dire: “Volevate 1,6 miliardi indietro, caro FMI? Eccoveli!”

Quindi ecco che la Grecia è ufficialmente diventata insolvente. Siamo quindi entrati in quell’area che potremmo definire di “default tecnico”, forse l’anticamera del Grexit e comunque un passo in avanti verso la rottura dell’indissolubilità sempre più relativa dell’Eurozona.

E quasi in modo tragicomico, la Grecia ha mandato ancora oggi a Bruxelles una ultima richiesta di aiuto. Rimandata (giustamente) al mittente, mancando anche solo i tempi tecnici per una discussione proattiva.

(…) oggi e’ scattata una serie di trattative last minute tra Bruxelles e Atene, culminata con la richiesta del premier greco, Alexis Tsipras di una terza tranche di aiuti, a cui l’Eurogruppo ha replicato rinviando a domani la sua risposta e precisando che “e’ troppo tardi per estendere il programma di aiuti alla Grecia”. (…) La trattativa last minute era stata avviata dal presidente della commissione Ue, Jean Claude Juncker il quale ha detto a Tsipras di essere pronto a convocare un Eurogruppo di emergenza per stanziare nuovi aiuti alla Grecia, a patto che il premier accetti di fare campagna per il si’ al referendum. Inoltre Juncker si e’ impegnato a riscadenzare il debito greco se al referendum vinceranno i si’. (Source) 

La grande recessione Greca  VS  Grande depressione USA (Off Topics)

La Grande recessione Greca VS Grande depressione USA (Off Topics)

Proprio qualche ora fa, in QUESTO POST (nei commenti) scommettevo sul fatto che fosse raggiunto un compromesso prima del referendum, o comunque che succedesse un qualcosa che trasformasse il possibile referendum in un pro forma. Ed ecco che qualcosa del genere sta avvenendo anche se ormai sembra chiaro: la Merkel non ne vuole sapere. Hanno voluto il referendum? E allora aspettiamo il referendum.

In precedenza la cancelliera Angela Merkel aveva gia’ dettato la linea sostenendo che “Berlino non prendera’ in considerazione l’ipotesi di un terzo salvataggio per la Grecia, come proposto da Atene, prima dell’esito del referendum di domenica prossima”. (…) Anche il Fmi ha chiarito che in “nessun modo” l’Eurogruppo potra’ rilasciare finanziamenti alla Grecia che possano consentire ad Atene di evitare il default tecnico.
In serata e’ poi arrivata la notizia del rinvio a domani della riunione dell’Eurogruppo, condita dalla precisione che “e’ troppo tardi per un’estensione del programma di salvataggio della Grecia”, che scade stanotte a mezzanotte. Dunque, la Grecia non verra’ salvata in extremis, il default, o comunque il rinvio dei pagamenti al Fmi sara’ inevitabile. E il referendum si terra’ con la paura di una possibile, incombente Grexit.

BCE e Draghi: molto hanno fatto però... non è bastato

BCE e Draghi: molto hanno fatto però… non è bastato

Ok ok, non voglio farvi la telecronaca degli ultimi minuti, ci sono canali ben più aggiornati del sottoscritto, soprattutto in questi giorni.
La questione secondo me che occorre affrontare è un’altra, ed invito i brillanti lettori del blog ad esprimere un loro parere.

Prima o poi, in un modo o nel’altro, qualcosa verrà deciso per la Grecia: un compromesso, Grexit, chissà che cosa.
Ciò che però sarebbe bello capire è cosa succede dopo.
In altri termini, sistemata (in modo definitivo? Difficile…) la questione greca, cosa farà l’Europa per evitare che in futuro altri stati possano diventare una nuova Grecia?

Non intendo solo dal punto di vista economico, ma anche considerando il rischio politico. Un paese che minaccia da solo l’incolumità di tutto il progetto Euro, malgrado le sue piccole dimensioni, è uno scenario che non può e non deve verificarsi in futuro.

Che sia il momento di dare il via ad una nuova Europa con una maggiore Euro aggregazione? Cambierà veramente qualcosa? Oppure lasceranno tutto così come è ora? Ci sarà una rattifica dei trattati? Nuove regole, nuovi parametri, nuovi accordi? Oppure l’unione più farlocca della storia continuerà a fare acqua da tutte le parti? Visto che Frau Merkel ha pubblicamente fatto capire di temere dannatamente la fine dell’Euro, magari sarebbe l’ora, una volta risolta la questione greca, di rifare l’Europa.

Già lo so, non sarà certo facile, anche perchè la vicenda greca avrà delle code anche nella mentalità e nella politica sopratutto dei paesi più deboli. Molti cercheranno di capire come risolvere magicamente i problemi con scorciatoie, cornate, litigi, emulando la Grecia e diventando così distruttivi e non costruttivi per l’Europa.

Permettetemi, questo però è un problema di DNA prima di tutto. Siamo il popolo dei diritti acquisiti, siamo quelli che una volta al governo, non riescono ad uscire dal solito tunnel e non fanno nulla di veramente rivoluzionario. Credo che con questo ho detto tutto. Sarà impossibile raggiungere risultati soddisfacenti.

Intanto però qualcosa si potrebbe fare, o sbaglio?

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33 commenti Commenta
giandino
Scritto il 1 Luglio 2015 at 05:17

“È l’economia che cambia il mondo” ultimo libro di Yanis Varoufakis
In quel libro, Varoufakis dice che la soluzione per la Grecia è non pagare (in tutto o in grossa parte) i suoi creditori…
… E’ tutto in quel libro, nero su bianco… Basta leggerlo per non farsi eccessive illusioni…

atomictonto
Scritto il 1 Luglio 2015 at 05:32

giandino@finanzaonline,

Interessante.

E il “genio” ha dovuto pure scrivere un libro per definire il mestiere di ladro, antico come il mondo.

Bastava scrivere un Tweet: La soluzione per la felicità é rubare!

Siamo a livelli di indecenza mai raggiunti, a questo punto, secondo questo tizio che a me pare sempre più inadeguato (evito di essere scurrile), in Italia potremmo fare Ministro delle Finanze Totò Riina…o meglio ancora…Matteo Messina Denaro, sai che gusto avere le foto del governo e nella casella dell’Economia la classica sagoma nera col punto di domanda…
Ma sai come ti fa girare l’economia, secondo i dettami di questo figuro greco, un Riina o un Denaro?

Ogni paese potrebbe mettere al ministero dell’economia in proprio campione del furto e della truffa, un vero delinquente di spessore, uno che sappia come raggirare e teuffare alla grande facendo debiti per poi nin pagarli intascando il malloppo.

A 45 anni non mi sarei mai aspettato di scrivere una simile cazzata di post ma tant’é, siamo ormai nell’iper-uranio delle scemenze in salsa tzatziki. 😀

idleproc
Scritto il 1 Luglio 2015 at 08:24

atomictonto@finanza,

Stai solo incavolato pensando alle conseguenze.

Per quanto riguarda la la “geografia” della cartina proposta la mia visione è mooolto più vasta.

gualma
Scritto il 1 Luglio 2015 at 08:28

Grexit non basta Eurexit è l’unica soluzione. Ancora avete dei dubbi. Con l europa abbiamo perso lavoro sicurezza sociale, più di qualcuno l’abitazione altri la vita. I servizi che gli Stati erogano diminuiscono e peggiorano nel contempo la tassazione sale. Con l europa ogni genere di certezza è andata persa ogni libertà è a rischio e qualcuno ancora ha paura di uscire? Perché ci potremmo svalutare? Se non ricordo male con la svalutazione siamo diventati grandi. Con la svalutazione magari ricominciamo a lavorare a pieno regime. Comunque avere paura di uscire significa preferire una morte certa all incerto che poi incerto non è. Vogliamo poi affidarci a un ente che non è democratico che ci chiama alle urne per eleggere un organo consultivo? Di cosa ancora avete bisogno per dire Eurexit. Forza Grecia! !!!!!

atomictonto
Scritto il 1 Luglio 2015 at 11:23

idleproc@finanza,

Quali conseguenze?

Siamo su di un blog tecnico finanziario suvvia, lo sai benissimo che anche assorbire per intero un default disordinato della Grecia e del suo debito (289 miliardi e spicci) per Eurolandia che fa 16,83 trilioni di euro di PIL é una possibile…basterebbe una tassetta straordinaria, facciamo triennale?, dello 0,5-0,6% dei vari PIL dei partner.
Non una passeggiata ma fattibile.

Leggiti piuttosto l’FAQ di stamane da parte di S&P su cosa succederebbe in Grecia, un paese che dipende dalle importazioni per TUTTI i beni primari a partire da medicinali, cibo e carburanti, con la vittoria del “NO” e la conseguenza uscita dall’euro.
Pensa solo al ritiro dell’ELA della BCE col collasso immediato di tutte le attività pubbliche e private per semplice mancanza totale di fondi o credito.
Mettici pure la polveriera politica con EKK e i nazisti (ogni volta che lo scrivo rimango basito) di Alba Dorata…secondo te cosa succede dopo 2-3 settimane in cui finiscono i viveri nei supermercati, la benzina viene razionata e il governo invece di soldi da ai militari, ai pensionati e agli impiegati pubblici degli IOU, dei “pagherò” in carta semplice?

Il rischio é al 95% sui greci e 5% su Eurolandia.

atomictonto
Scritto il 1 Luglio 2015 at 11:24

gualma@finanza,

Guarda che é un blog tecnico-finanziario, la propaganda spiccia per chi naviga a vista nella nebbia dell’ignoranza (al di la delle posizioni personali) qua é fuori luogo e un tantino ridicola. 🙂

Gigi
Scritto il 1 Luglio 2015 at 11:59

atomictonto@finanza:
idleproc@finanza,

Quali conseguenze?

Pensa solo al ritiro dell’ELA della BCE col collasso immediato di tutte le attività pubbliche e private per semplice mancanza totale di fondi o credito.
Mettici pure la polveriera politica con EKK e i nazisti (ogni volta che lo scrivo rimango basito) di Alba Dorata…secondo te cosa succede dopo 2-3 settimane in cui finiscono i viveri nei supermercati, la benzina viene razionata e il governo invece di soldi da ai militari, ai pensionati e agli impiegati pubblici degli IOU, dei “pagherò” in carta semplice?

Aggiungo: se la disoccupazione greca di oggi raddoppiasse o triplicasse all’improvviso dopo il Grexit, se la gente senza pensioni e stipendi assaltasse i supermercati per mangiare, se i Greci si rapinassero a vicenda per sopravvivere…… ve li ricordate i barconi peni di albanesi che arrivavano al porto di Bari? Beh…….. moltiplicate per 20 !!!
Subito dopo qualche militare prenderebbe il potere con la forza ed inizierebbe una dittatura finalizzata a ristabilire l’ordine.
Io credo che l’Europa non permetterà tutto questo. Io non credo nel Grexit.

Lukas
Scritto il 1 Luglio 2015 at 12:20

Le borse dicono che fra poche ore l’accordo sarà cosa fatta………e calerà finalmente il sipario sull’indecoroso teatrino di questi giorni.

Tuttavia osservare e leggere che c’è ancora tanta gente che pensa…..che nell’economia globale di oggi e del futuro……si possa competere tornando alle lirette ed alle dracme…..da svalutare selvaggiamente….fa pensare che la strada da percorrere è ancora molto lunga…..ed irta.

paolo41
Scritto il 1 Luglio 2015 at 12:27

ripropongo quanto ho scritto un paio di giorni fa: la questione greca non può trovare soluzione se non sul piano politico e gli aspetti economico-finanziari hanno scarso rilievo. Gli ellenici hanno una paura bestiale ad abbandonare l’euro anche se nel loro intimo sono contro l’austerity (d’altra parte non avrebbero votato Tsipras).
I sondaggi danno vincente il “SI” e Tsipras stamani ha promesso che accetterà le condizioni proposte dall’EU…. ma non ha fatto i conti con la Merkel. Ora è lei che vuole il referendum e la vittoria del “SI” costringerà una revisione delle forze del governo greco e la probabile ridiscesa in campo di Samaras.
Ma è qui che si vedrà se la lezione di questa triste trattativa ha insegnato qualcosa ai burocrati EU, se cioè avranno l’intelligenza di cambiare la filosofia della governance e introdurre quelle modifiche economiche e fiscali che possono consolidare un’Europa veramente unita.
Personalmente ci credo poco o nulla ….. e fra tre o quattro mesi assisteremo ad un nuovo atto della tragedia greca!!!!!

schwefelwolf
Scritto il 1 Luglio 2015 at 12:54

paolo41,

Un’Europa “veramente unita”? Cioè quella del “debito collettivo”? Quella dove metà della popolazione (il nord) mantiene a tempo indeterminato l’altra metà (cioè il sud)? Un’Europa stile Italia, con 600 guardie forestali in Lombardia e 20.000 in Sicilia? Certo – anch’io sono convinto che Grecia (& Italia) vogliano quell’Europa “finalmente solidale”. C’è da dire che se fossi del Nord-Europa (non solo Germania) farei una retromarcia a 2000 all’ora …

paolo41
Scritto il 1 Luglio 2015 at 14:15

schwefelwolf@finanza,

leggi bene: personalmente ci credo poco o nulla….

paolo41
Scritto il 1 Luglio 2015 at 14:46

aggiungo: poi c’è Nord e nord ….. è interessante andare a vedere la situazione del debito privato in alcuni paesi nordici….. ci sono alcune banche nordiche che….. tremano…

schwefelwolf
Scritto il 1 Luglio 2015 at 17:01

paolo41,

Scusa!

paolo41
Scritto il 1 Luglio 2015 at 17:16

schwefelwolf@finanza,

ma vuoi scherzare!!!!! anzi mi ha fatto piacere vederti di nuovo sul blog, se non sbaglio era un po’ che non si leggevano tuoi commenti…

jackwalesan
Scritto il 1 Luglio 2015 at 17:37

Nessuno ne parla, ma la bomba che ha sconvolto le economie di molti Paesi si chiama “globalizzazione”. Non se ne esce se non si ritorna agli accordi bilaterali tra i paesi per esportare. Cara Germania firmiamo un contratto con cui ci impegnamo per farvi vendere 10 miliardi di prodotti tedeschi in italia, se Tu ti impegni a farmi vendere altrettanti prodotti italiani in Germania. idem con Cina, USA, URSS ecc.E devono venire a vender qui (e viceversa) a prezzi locali, ossia rimettiamo le tasse sull’import e le dogane per adeguare i livelli prezzi. Certo che il giochino di non poter piu’ vendere agli italiani le auto fatte in Polonia se i polacchi non ne comprano altrettante di italiane non piacerà a Marchionne, alla Stampa ed al sole 24 ore…

manuel.finanza
Scritto il 1 Luglio 2015 at 18:44

VI domando
1.chi ha fatto crescere Tsipras da 3% a governare? (per me Troika e Samaras protettore e svenditore del pubblico ai 7- 10 oligarchi Greci)
2. Rivedremo Rahoy (il piu duro dei negociatori ) al prossimo turno ? Gli Indignados Spagnoli
Podemos avanzano
3 perche i partiti – Euro NO- avanzano? Come sara l equilibrio politico fra 2 anni?
ieri ho visto ballaro . mi sono offeso come telespettatore della bassa qualita di informazione
preferisco sapere cosa ha detto zio Michele e Cosima di Avetrana
Oggi il n 2 di Merkel ha riconosciuto che hanno sottovaluto la politica clientelare Greca
questo e il problema Greco Non hanno prodotto politici validi ma interessanti alla loro tasca

gualma
Scritto il 1 Luglio 2015 at 21:12

Succede quello che succede a tutti quelli che non hanno l’euro. La vita senza euro è possibile. C’è stata vita migliore prima e ci sarà anche dopo.
Poi se avere opinioni diverse è reato scusatemi.
Buona serata.

lampo
Scritto il 1 Luglio 2015 at 21:46

Non mi piacciono gli ultimi sviluppi. La Merkel (politico) che affida a Schauble (tecnico) le ultime fasi della “trattativa” (se così si può definire)… perché il fronte interno “contrarian” della CDU avanza oltre la solita soglia a cui era abituata.
No buono… qui ci si concentra su un dettaglio rischiando di perdere il quadro d’insieme. E tutto per salvare un sedere… che poi verrà travolto comunque via dalle conseguenze di tale scelta.
Coraggio… ci aspettano mesi difficili.

idleproc
Scritto il 1 Luglio 2015 at 21:53

gualma@finanza,

Reato?
Nel Blog di DT?

Il problema non è l’euro.
L’euro è solo un mezzo di scambio ed è una moneta fiat.
Le monete fiat hanno come sottostante rapporti di forza geopolitici, militari, economici e Stati.
E’ il sottostante che conta, il problema è il sottostante.
Se casca il sottostante resta solo il valore della carta ed eventualmente un valore nel mercato numismatico “storico”.
Se è memorizzata in un “computer” come lo è per la quasi totalità degli euri o dei dollari è pure un passivo energetico.
Le monete fiat vanno e vengono nella storia economica, è la nostra “cultura” indotta che le ha divinizzate. In qualche mese te le dimentichi se passi ad altro.

Un “denario” romano ab aeternum manterrà almeno il valore in argento rapportato al valore di mercato nel momento in cui lo commercializzi.
Ho un po’ di monete romane che per quanto mi riguarda, il valore “affettivo culturale” le mette fuori mercato.

idleproc
Scritto il 1 Luglio 2015 at 22:10

jackwalesan@finanza,

L’attuale “globalizzazione” lato occidentale è stata proprio creata dalle e in funzione delle forze che hai citato. Sopra a queste e/o coincidenti con queste ci sta la globalizzazione finanziaria che è ancora più spinta in quanto ha meno dipendenza “fisica”.
L’annullamento degli stati nazionali è il gioco in corso, alcune “riforme” a casa nostra fanno parte di un progetto non dichiarato che è questo.
Piccoli passi e nessuno se ne accorge. Conta sempre chi conduce il gioco.

perplessa
Scritto il 1 Luglio 2015 at 22:19

atomictonto@finanza,

siccome questo come hai detto è un blog di finanza, dovremmo tutti essere asettici e indirizzati solamente a prevedere come andrà a finire, quali conseguenze ci saranno, al fine di allocare in maniera adeguata i ns risparmi

Longobardo
Scritto il 1 Luglio 2015 at 23:06

gualma@finanza,

Euro o non euro sono fondamentalmente d’accordo con te. Si vuole inculcare l’assioma che al di fuori di questa meravigliosa unione europea non possa esserci null’altro che una giurassica estinzione di massa. Certo, affermare che un eventuale ritorno alle vecchie monete nazionali risulti una panacea è azzardato, ma una cosa è certa: l’europa (unita?), l’euro, il sistema finanziario-bancocentrico-putrescente nel quale siamo immersi fino al collo, non hanno portato alcun benessere ai popoli. E già: il benessere così subdolamente millantato agli esordi di questo fallimentare progetto…..dov’è?

Scritto il 2 Luglio 2015 at 00:00

idleproc@finanza,

gualma@finanza,
Ciao Gualma,
innanzitutto benvenuto. NO, anzi, avere opinioni divergenti è sempre MOLTO ben accetto, eprchè alimenta la discussione e sopratutto dà la possibilità a tutti di crescere e di meglio comprendere cosa sta accadendo.
L’unica cosa che si chiede è di evitare commenti propagandistici (che sarebbero tipici del 99,9% dei nostri politici) ma cercare sempre di giustificare ciò che si dice con elementi che rendano l’opinione credibile e difendibile.
Poi sia ben chiaro, qui NESSUNO ha la verità assoluta, anzi, cerchiamo proprio di capirci qualcsa di più tutti insieme, mettendo ognuno il proprio tassello.
A presto.

Scritto il 2 Luglio 2015 at 00:02

lampo:
Non mi piacciono gli ultimi sviluppi. La Merkel (politico) che affida a Schauble (tecnico) le ultime fasi della “trattativa” (se così si può definire)… perché il fronte interno “contrarian” della CDU avanza oltre la solita soglia a cui era abituata.
No buono… qui ci si concentra su un dettaglio rischiando di perdere il quadro d’insieme. E tutto per salvare un sedere… che poi verrà travolto comunque via dalle conseguenze di tale scelta.
Coraggio… ci aspettano mesi difficili.

Già, è come se d’improvviso si fosse deciso di passare all’artiglieria pesante cambiando gli equilibri in gioco, dando la preponderanza a questioni economiche anzichè quelle su cui si è focalizzata ultimamente la discussione, ovvero POLITICHE.
Brutta mossa dei tedeschi, nulla da dire… Angelina si è proprio incaxxata…

Scritto il 2 Luglio 2015 at 00:05

perplessa@finanza:
atomictonto@finanza,

siccome questo come hai detto è un blog di finanza, dovremmo tutti essere asettici e indirizzati solamente a prevedere come andrà a finire, quali conseguenze ci saranno,al fine di allocare in maniera adeguata i ns risparmi

Anche quello ma non solo, perchè per capire dove mettere i nostri soldini, occorre capire prima che fine farà la Grecia, l’Eurozona e indirettamente anche noi.
E credimi, non è semplice. Ma iniziare a capire veramente cosa succede, cercando di filtrare ciò che ci arriva dai media tradizionali, è già una bella “mission”.

kry
Scritto il 2 Luglio 2015 at 00:24

jackwalesan@finanza:
Nessuno ne parla, ma la bomba che ha sconvolto le economie di molti Paesi si chiama “globalizzazione”. Non se ne esce se non si ritorna agli accordi bilaterali tra i paesi per esportare. Cara Germania firmiamo un contratto con cui ci impegnamo per farvi vendere 10 miliardi di prodotti tedeschi in italia, se Tu ti impegni a farmi vendere altrettanti prodotti italianiin Germania. idem con Cina, USA, URSS ecc.E devono venire a vender qui (e viceversa) a prezzi locali, ossia rimettiamo le tasse sull’import e le dogane per adeguare i livelli prezzi. Certo che il giochino di non poter piu’ vendere agli italiani le auto fatte in Polonia se i polacchi non ne comprano altrettante di italiane non piacerà a Marchionne, alla Stampa ed al sole 24 ore…

Concordo sulla bomba della globalizzazione, termine che andrebbe rivisto con MULTINAZIONALISMO. Per il resto non serve tornare indietro , basterebbe si rispettassero le regole già esistenti come il non superamento del 6% dell’export sul pil che germania e olanda beatamente sfondano da anni e che sarebbe giusto venissero redistribuiti si parla di almeno 200/300 MLD€. http://www.tradingeconomics.com/germany/current-account-to-gdp

idleproc
Scritto il 2 Luglio 2015 at 11:25

Provate a pensare cosa fareste con la Grecia se foste seduti dall’altra parte dell’Atlantico.

1) Accordo con la Merkel (o ordine).
2) Grexit o mezza grexit
3) Il governo è un dettaglio, una maggioranza la trovi su di un piano di risanamento, anche l’Alexis andrebbe bene e mantengo la continuità e le apparenze.
4) Obbiettivo critico geopolitico acquisito, mi tengo ancora di più per le OO l’europa.

Farei esattamente così.

Passatemela senza dirmene troppe, visto che per alcuni aspetti siamo nel mondo delle ipotesi da tastiera visto che non siamo seduti al Tavolo Grande.

Vincent Vega
Scritto il 2 Luglio 2015 at 12:06

la #NUOVAeuropa fa rima con la #BUONAsquola

#shish

paolo41
Scritto il 2 Luglio 2015 at 14:25

kry@finanza,

la Svezia ha tagliato oggi il rate a -o,35. L’intervento della Riks bank ha l’obiettivo di svalutare la corona ma sono aumentate le probabilità (e la paura) di una bolla degli assets.
Il debito privato svedese non so quante volte sia superiore al reddito globale annuo, ma è enorme.
La Svezia è un altro di quei paesi dove dovremmo esaminare il debito implicito.

kry
Scritto il 2 Luglio 2015 at 14:55

paolo41,

Grazie Paolo. Giorni fa avevo letto questo http://www.rischiocalcolato.it/2015/06/stoccolma-abbiamo-un-problema-e-fallito-il-qe.html dove non si fa riferimento al debito implicito. Trovo strano che tutti i dati relativi a tale debito siano fermi quando va bene al 2013 senza contare di quanto ad oggi siano aumentati i debiti degli studenti usa e carte di credito per sostenere una crescita del PIL dello – 0,2%. —- SAREBBE IL MOMENTO DI AFFIANCARE AL NUMERINO DEL PIL ANCHE QUELLO DELL’ INDEBITAMENTO PRIVATO E TRARNE LE DOVUTE CONSIDERAZIONI. —- Troppo bello dire il mio pil è aumentato del 2% e dall’altra parte trovare chi non fa la domanda ” Davvero , e di quanto è aumentato il DEBITO ? “. Ciao.

manuel.finanza
Scritto il 2 Luglio 2015 at 17:29

articolo in New York Times di Andrew Ross Sorkin che ha scritto le memorie di Geither
Nel luglio del 2012, quando l’allora segretario al Tesoro Usa Timothy Geithner ha incontrato il suo omologo tedesco al cottage di quest’ultimo, su un’isola nel Mar Nero, l’argomento di discussione è stata la Grecia.
la posizione del signor Schaeuble era chiara: La zona euro dovrebbe lasciare Grecia a bruciare.
“mi disse il signor Schaeuble che ci sono molti in Europa che credono che a buttare la Grecia fuori dalla zona euro è una strategia desiderabile”, ha scritto il ministro americano.
il Grexit sarebbe un’esperienza così traumatica che terrorisera l’Europa e indurrà concessioni finalizzate una maggiore integrazione economica e il settore bancario.”
L’argomento principale del Ministro delle Finanze tedesco era che se si lascia la Grecia essere bruciata, l’Europa rafforzerà contro le crisi simili in futuro.
Oggi tre anni più tardi, la strategia del signor Schäuble sembra una realtà, scrive nel suo articolo Sorkin.
I politici e gli investitori cercano di prevedere l’esito, nel tentativo di rispondere alla domanda “Chi sta bloffando? I greci o l’Unione europea?
La discussione tra il signor Geithner e il signor Schauble ci dà forti indizi sulla risposta, è la conclusione di Sorkin.la posizione è chiara:
La Grecia che nel passato si e abbuffata ora deve fare una rigorosa dieta ..”

idleproc
Scritto il 3 Luglio 2015 at 12:35

Schäuble.

Presumo che il suo modo di pensare sia diffuso, decisamente stupidi, livello politico infimo.
Sembrerebbe che un’europa creata da un vertice ristretto di interessi non sia stata capace di creare una classe dirigente adeguata, un grande apparato burocratico che sicuramente costituisce un’inerzia da tutti i punti di vista, invece lo ha creato.
Questo prescindendo da quello che penso che sia l’europa reale.

Mi dispiace DT ma penso che assisteremo ad un aborto e/o ad un degrado progressivo.
A mia conoscenza, storicamente, non è mai sopravvissuto a lungo una aggeggio simile vedi proprio qualche riferimento storico greco.

Mi dispiace DT

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