CRIPTOVALUTE: è guerra tra Bitcoin e le sue sorelle

Scritto il alle 16:21 da Marco Dal Prà

In questi giorni sono in molti che si chiedono cos’è successo al mercato delle criptovalute per aver perduto 30 Miliardi di Dollari di capitalizzazione in meno di tre giorni, ma come al solito la risposta ufficiale non si trova.

Le ipotesi che circolano più insistenti sono quelle relative alla “guerra” in corso tra due team di sviluppatori software della criptovaluta Bitcoin Cash, che proprio il 15 Novembre è sfociata in una scissione (nel gergo, Fork).

Questo evento probabilmente ha indotto alcuni importanti investitori ad uscire, forse anche gli stessi exchange, visti alcuni importanti movimenti che si sono potuti vedere nella blockchain di Bitcoin.

Ma ci potrebbero essere anche altri motivi; uno importante anche se molto meno noto è la guerra in corso tra alcune criptovalute peggate al dollaro, le “stablecoin”.

Nel 2018, infatti, negli Stati Uniti sono partiti 4 progetti ufficiali di criptovalute con valore fisso equivalente al Dollaro, tutte con l’evidente scopo di sottrarre fette di mercato all’attuale leader, Tether, criptovaluta emessa dalla società Bitfinex, con sede ad Hong Kong.

 

Un passo indietro

Prima di proseguire con i discorsi, vorrei ricordare che Tether è una criptovaluta che ha origini lontane. Era stata annunciata nel 2014 da una startup americana, di Santa Monica, con il nome “Realcoin” e sfruttava un vecchio progetto del 2012.

IN pratica si doveva sviluppare una piattaforma software per creare criptovalute con un valore stabile, cioè agganciate ad una valuta a corso legale.

Il motore restava sempre la blockchain di Bitcoin, ma si tratta di un progetto centralizzato, perché necessita anche di una società che detenga tanti dollari per quanti “cripto-dollari” vengono emessi.

Così si arriva al Gennaio 2015, quando uno dei più noti exchange di criptovalute, Bitfinex, inserisce Tether nella propria piattaforma di trading assieme alle altre criptovalute.

Come si vede dal grafico sottostante, l’adozione di questo token è stata molto lenta, ma nel 2017 ha preso piede in modo “esplosivo”,  tanto che a fine anno è arrivata ad una capitalizzazione di  1,7 Miliardi di Dollari.

Tether Capitalization 2017-2018

Infine nel 2018 Tether si è mantenuta su una capitalizzazione molto elevata, tanto da registrare picchi di 2,8 Miliari di Dollari, un valore che certamente si è fatto notare.

 

I travagli di Bitfinex

Nei primi tempi la società Tether si è mantenuta molto “riservata”, anzi non se ne sapeva quasi nulla, tanto che nel 2017 iniziavano a circolare indiscrezioni secondo le quali il “conto corrente” di Tether non avesse fondi sufficienti a coprire i token emessi.

Contemporaneamente la società Bitfinex, i cui membri del Board oggi sono gli stessi di Tether, è stata oggetto di atti di censura da parte delle banche e delle autorità americane, che hanno osteggiato in tutti i modi la possibilità di Bitfinex di usare il dollaro e scambiarlo con le banche USA.

Inoltre, nello stesso periodo apparivano con insistenza su Twitter messaggi di un personaggio anonimo, “Bitfinex’ed”, che quotidianamente svelava malevole indiscrezioni (generalmente non verificabili) relative a Bitfinex.

E’ vero che Bitfinex nel 2016 ha subito un furto di bitcoin pari a 72 Milioni di Dollari, ma è anche vero che li ha restituiti di tasca propria agli utenti derubati; inoltre, dal punto di vista tecnico, quella di bitfinex resta una piattaforma web di trading molto completa e con numerosi livelli di sicurezza. Quindi le accuse sembravano infondate.

Inoltre, nonostante polemiche, accuse e indiscrezioni, Tether ha sempre funzionato regolarmente, e continua tuttora a funzionare; il tutto si può vedere con trasparenza a questo Link della piattaforma Omni , dove potete osservare in tempo reale i movimenti dei “crypto-dollari” di Tether.

Comunque certamente Bitfinex ha giocato con il fuoco nell’emissione del “cripto-dollaro”, quindi non c’è da sorprendersi se è stata attaccata su tutti i fronti.

 

I progetti del 2018

Come anticipato, quest’anno sono partite quattro “stablecoin” peggate al dollaro, tutte con sede negli USA:

  • Gemini Dollar , promossa dai gemelli Winklewoss (ex Facebook)
  • USD Coin , promossa da Circle/Goldman Sachs/Coinbase
  • True USD , sostenuta da fondi di investimento
  • Paxos Standard Token .

Questi progetti si basano sulla blockchain di Ethereum e sono stati autorizzati da enti americani, come ad esempio il New York Department of Financial Services (NYDFS).

La Capitalizzazione di Mercato di queste criptovalute è ancora contenuta e ben lontana da quella di Tether – che in questo momento capitalizza 1,7 Miliardi di Dollari (Link) – ma il grafico evidenzia un fortissimo calo, che è iniziato ad Ottobre, guardacaso proprio quando sono stati approvati i progetti USA.

Così se guardiamo Coinmarketcap si vede :

  • USD Coin che passa da 0 a 125 Milioni di Dollari, in 15 giorni

Inoltre

  • Gemini Dollar (GUSD) che nello stesso periodo passa da 0 a 25 Milioni $

  • True USD, che dal 1 Ottobre ad oggi è passato da 100 a 160 Milioni $

Infine :

  • Paxos Standard, che dal 1 Ottobre ad oggi è andato da 0 a 135 Milioni $

Insomma, vita dura per Tether, che questo autunno ha visto uscire la bellezza di 1 Miliardo di Dollari, mentre nei conti correnti delle aziende americane che hanno emesso queste nuove stablecoin, sono entrati qualcosa come 500 milioni di Dollari.

A dirla in breve, qualcosa sta succedendo.

 

I vantaggi per gli Stati Uniti

Per le “finanze” americane, avere entro i propri confini le società che emettono token coperti da dollari e di utilizzo mondiale, potrebbe comportare alcuni vantaggi.

Vediamone alcuni molto brevemente :

  • Il conto corrente nel quale sono depositati i dollari a copertura dei token emessi è in banche su suolo americano (lascio alla vostra fantasia per ipotizzare l’uso che faranno le banche con queste cifre, sia per l’interesse proprio che nell’interesse nazionale);
  • I token sono soggetti alle leggi americane; significa semplicemente che questi cripto-conticorrenti saranno bloccabili o sequestrabili su ordini delle autorità giudiziarie e di controllo USA.
  • Cripto-Dollaro già funzionante e circolante senza sia necessaria nessuna azione della FED;
  • Libertà di circolazione dei dollari attraverso le dogane di tutto il mondo (se avete anche 10 Milioni di Cripto-Dollari, beh, basta un cellulare per gestirli e controllarli, tanto nella Blockchain sono ovunque e… non dovete dichiararli !)

Conclusione

Con queste nuove criptovalute gli Stati Uniti colgono due piccioni con una fava : il dollaro ha una carta in più per essere valuta di riferimento globale e, in secondo luogo, si tratta di una rappresentazione elettronica del dollaro che può essere controllata direttamente dagli USA senza alcun intermediario, cosa che con le banconote non si poteva fare.

Inoltre, si presenta anche la possibilità facile facile di eliminare il concorrente : basta che gli exchange americani come ad esempio Bittrex, Coinbase o Poloniex, minaccino di de-listare Tether (cioè toglierlo dal proprio portafoglio) in quanto non conforme alle norme USA ed il gioco è fatto.

L’ennesimo sistema degli Stati Uniti per sorvegliare tutto quello che succede nel mondo, ovviamente nei loro interessi.

L’Europa, nel frattempo, non pervenuta.

 

Link Utili – Notizie

  • Forbes, 26 Settembre : USD Coin e Goldman Sachs [Link]
  • Coin Desk, 10 Settembre: il lancio del Gemini Dollar [Link]
  • Il portale CNBC, 23 ottobre, con novità su USD Coin [Link]
  • L’approvazione di Paxos il 10 Settembre su Forbes [Link]
  • L’approvazione di Gemini Dollar, stesso giorno [Link]
  • Panoramica delle approvazioni USA, curata da TrueUSD [Link]

 

Link – Capitalizzazione in tempo reale delle Stablecoin

  • Tether su Coinmarketcap [Link] – capitalizzazione attuale 1740 Milioni $
  • Gemini Dollar su Coinmarketcap [Link] – capitalizzazione attuale 25 Milioni $
  • La quotazione di USD Coin su Coinmarketcap [Link] – capitalizzazione 144 Mil.$
  • True USD su Coinmarketcap [Link] – capitalizzazione attuale 160 Milioni $
  • Paxos Standard Token [Link] – capitalizzazione attuale 135 Milioni $
  • DAI su Coinmarketcap [Link] – capitalizzazione attuale 75 Milioni $

 

Link – Le aziende “Stablecoin”

  • Il sito di Tether [Link]
  • I fondatori di Bitfinex, che sono gli stessi di Tether [Link]
  • il sito di Gemini Dollar [Link]
  • il sito USD Coin, con i fondatori, Coinbase e Circle [Link]
  • il sito di True USD [Link]
  • il sito di Paxos Standard Token [Link]
  • infine Maker, autore di DAI, stablecoin basata su prestiti in ethereum e Smart Contract [Link]

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