CREDIT DEFAULT SWAP: chi garantisce chi ha garantito?

Ormai è ufficiale. I Credit Default Swap hanno perso la loro basilare funzione assicuratrice, funzione per cui furono creati negli anni ’90 dalla banca d’affari JP Morgan, e sono diventati un veicolo soprattutto speculativo.
La FED ora ha aperto un’inchiesta, proprio sulla nazionalizzata AIG, regina dei CDS, che si è vista con due top manager che hanno dato in fretta e furia le dimissioni. La causa di queste dimissioni dovrebbe proprio essere l’impossibilità ad onorare certe posizioni (fonti ufficiali invece, dicono che questi top manager si sono dimessi per protestare contro l’obbligo di dover restituire i super bonus, ma io non ci credo tanto…) che solo sulla filiale di Parigi di AIG (e ripeto, solo sulla filiale di Parigi)  ammontano ad una cifra già di per se pazzesca: Credit Default Swap per 234 milioni di dollari.

Una catastrofe annunciata?

Addirittura, la stessa FED starebbe muovendo tutte le pedine a disposizione in quanto le suddette dimissioni potrebbero addirittura mettere a rischio la solvibilità della stessa controllata francese.
Ma come è possibile tutto questo? Parliamo di banche, non di un banco del pesce (con tutto il rispetto dovuto, si intende). La verità è che in un mercato non regolamentato ognuno ha fatto di tutto e di più, senza ritegno, senza logica, senza controlli. Un solo obiettivo: fare soldi, gonfiare i bilanci, creare guadagni (fittizi), e far generare super mega bonus.
Inoltre, non dimentichiamo MAI che i CDS non hanno (come i futures) una sorta di “camera di compensazione” che interviene in caso di insolvenza dell’emittente. Qui vige la legge della foresta.
E fu così che, aumentando il rischio di mercato, ed aumentando automaticamente il volume di CDS, si inizia ad avere il rischio drammatico di un default di chi ha garantito i Credit defualt swap all’emissione.
Vorreste avere dei numeri aggiornati? Ho cercato in ogni dove. Purtroppo mi risulta impossibile oggi poter fare la conta precisa del danno finanziario generato. Anche perché… non ci sono solo i CDS. Oltre i Credit Default Swap, ci sono anche i CDO, un altro simpatico tipo di derivato che sta mettendo in ginocchio la finanza mondiale.

Un contratto CDS standard

I Governi e le autorità di controllo hanno capito il rischio incredibile a cui si va incontro e…hanno deciso di “inventare” un contratto “standardizzato”.
Data di partenza del progetto: 7 aprile. Ovviamente il nuovo contratto non va a rettificare i vecchi.
Per la serie: si chiudono i recinti quando i buoi sono ormai…al macello…

Ma se salta un colosso come AIG…

Io a questo punto mi faccio la domanda fatta già tempo fa in un post dedicato a GM e AIG.

Ma se salta AIG… Che succede?
Signori…io non oso immaginarlo.
Forse voi non vi rendete conto cosa andrebbe succedere. Ci sarebbe il rischio di trovarci con un azzeramento di una valanga di contratti con drammatiche conseguenze su banche ed assicurazioni, con effetto domino sull’economia in generale. Una catastrofe che andrebbe, certamente, a ridimensionare il sistema in modo massiccio, ma che genererebbe danni nahce di natura sociale. Una vera e propria rivoluzione.
Quindi… il problema da porci è il seguente: chi garantisce colui che ha garantito la solvibilità degli emittenti, con i famosi e plurinominali derivati?
I governi?
Le banche Centrali?
Nessuno?
Ormai la situazione è totalmente fuori controllo. Barack Obama, Geithner, Bernanke e i loro compagni di merende se le stanno studiando tutte, ma ormai l’onda anomala finanziaria è stata generata. E proprio come il famoso Tsunami, possiamo cercare di fare il possibile. Ma l’onda d’urto sarà inevitabile.

Piccola nota

Sono rimasto un po’ sorpreso dal cambiamento di tono di alcuni guru che erano considerati dei veri corvacci. Questi corvacci iniziavano a vedere un raggio di luce.
Se purtroppo capita quanto scritto sopra…. Apriti cielo.
Vi chiedo scusa per il tono marcatamente pessimistico di questo post. Ma io voglio dirvi ciò che penso, senza filtri, senza influenze. Questo è il mio pensiero.
E mai come stavolta sarò fiero di essermi sbagliato.

STAY TUNED