CINA: economia che riparte? Presto per dirlo.

Scritto il alle 11:28 da Danilo DT

I dati usciti ieri sull’economia cinese sono stati “venduti” alla massa dai media come dati di “inversione di tendenza”. In altre parole, il mercato si aspetta quindi che la Cina, dopo un momento di difficoltà, si prepari alla grande ripresa.
In realtà tutto questo ottimismo pare per il momento prematuro, anche se è indiscutibile il miglioramento di determinate partite statistiche.
Il PMI manufacturing cinese infatti è risalito un pochetto. Ma ritengo, per una corretta valutazione, darvi in pasto il grafico del China PMI manufacturing.

Michael McDonough (Bloomberg Economist, Hong Kong): China’s better than expected PMI is likely to be an anomaly, thanks to early Chinese new year. Forward looking components still below 50.

Quindi come dice giustamente McDonough potrebbe trattarsi di un fattore stagionale e poco rilevante. E il grafico che vi ho appena presentato conferma questo mio timore.
Lo so che io non sono proprio super positivo sull’economia, però credo sia quantomeno corretto prendere con la dovuta prudenza i dati macroeconomici cinesi appena usciti.

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DT

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4 commenti Commenta
john_ludd
Scritto il 4 Gennaio 2012 at 12:09

Secondo il mio modesto parere il problema dei dati cinesi e che sono fabbricati dai cinesi. Questo non vuole dire che sono falsi perché stiamo parlando di gente ormai di fatto tra i primi della classe, ma comunque capace di adattare dati e tabelle con una certa disinvoltura. E non sono neppure i soli.

Scritto il 4 Gennaio 2012 at 13:25

Ho integrato con un paio di grafici molto interessanti che completano il discorso…

a_rnasi
Scritto il 4 Gennaio 2012 at 16:15

john_ludd@finanza: Secondo il mio modesto parere il problema dei dati cinesi e che sono fabbricati dai cinesi. Questo non vuole dire che sono falsi perché stiamo parlando di gente ormai di fatto tra i primi della classe, ma comunque capace di adattare dati e tabelle con una certa disinvoltura. E non sono neppure i soli.

condivido la difficoltà di capire se i dati sono “attendibili” o meno..anche per una questione di “grandezza geografica” della nazione. Anche negli Stati Uniti non è raro vedere revisions su dati proprio per la difficoltà oggettiva di avere dati puntuali data la complessità e grandezza della nazione. A tal proposito fu emblematico nel 2007, mi pare, come i dati sul GDP fossero positivi e solo a fine anno si scoprì che gli USA erano andati già in recessione ad inizio anno..ci vorrebbe Mattacchiuzz per queste cose. Sulla Cina è emblematico lo scollamento,specie negli ultimi trimestri, tra PMI compilato da HSBC e il PMI del goveno Cinese..quest’ultimo sempre migliore di quello redatto da HSBC. A chi credere ? Non so..personalmente seguo quelli del governo come dati.

elmariachi
Scritto il 5 Gennaio 2012 at 18:57

sembrerebbe che ci sarà una leggera contrazione

http://www.handelsblatt.com/politik/konjunktur/nachrichten/weltwirtschaftskrise-trifft-china-immer-staerker/6023686.html

Vulnerabilità nei mercati emergenti:

http://www.dbresearch.com/PROD/DBR_INTERNET_EN-PROD/PROD0000000000281992/EM%3A+Who+is+vulnerable%3F.PDF

China’s financial integration
into the world economy:

http://www.dbresearch.com/PROD/DBR_INTERNET_EN-PROD/PROD0000000000281144/China%E2%80%99s+financial+integration+into+the+world+economy%3A+Scrutinising+China%E2%80%99s+international+investment+position.pdf

Diw vede ripresa crescita economia gia’ da meta’ 2012

http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/Germania-Diw-vede-ripresa-crescita-economia-gia-meta-2012/04-01-2012/1-A_000954536.shtml

ci potrebbe essere qualche problema legato all’aumento dei costi delle materie prime visto quello che sta succedendo in Iran

http://www.focusmo.it/politica/62-estera/16895-liran-minimizza-le-sanzioni-occidentali-contro-il-suo-petrolio.html

http://www.wiwo.de/politik/ausland/oelpreis-iran-embargo-beschwoert-oelkrise-herauf/6023440.html

Quindi bisogna tener sotto controllo l’iran, l’evoluzione della crisi in Europa (visto che Unicredit ha investito molto in Ungheria, generalmente nell’Europa dell’Est grazie alla sua Tochtergesellschaft austriaca…per questo unicredit ha subito danni)….quindi bisogna non solo concentrarci sulla Cina (giustamente) ma anche sui paesi che danno materie prime (per esempio l’Iran è un grande produttore di petrolio)

Quindi nulla è detto…certo è un segno incoraggiante quello che hai segnalato

buona befana a tutti

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