Che burloni. Diminuiscono le sofferenze bancarie. Ma è evidente l’inghippo

Scritto il alle 09:55 da Danilo DT

Ripresa! Ripresa! E lo si vede dalle sofferenze bancarie. Infatti Bankitalia ci comunica che il trend delle sofferenze bancarie sta leggermente calando. Un segnale di miglioramento della situazione economica.

Secondo quanto riportato stamane dalla Banca d’Italia nel comunicato sulle “principali voci dei bilanci bancari”, il tasso di crescita sui 12 mesi delle sofferenze è risultato pari al 23,0% in marzo, rispetto al 24,3% di febbraio (il dato non è corretto per le cartolarizzazioni ma tiene conto delle discontinuità statistiche, specifica Bankitalia).
Un nuovo calo, anche se leggermente più limitato, si registra invece nell’attività creditizia, con una contrazione complessiva in marzo del 3,3% sui 12 mesi, dopo il -3,6% di febbraio. Nel dettaglio, i prestiti alle famiglie sono scesi dell’1,1% (-1,2% in febbraio) mentre quelli alle imprese del 4,4% (-5,1% in febbraio). (Reuters)

Ops, ma come… mi parlate di rallentamenot delle sofferenze accompagnato però anche da un ulteriore rallentamento dell’attività di concessione dle credito…
Quancosa non mi torna… Anzi no, mi torna tutto benissimo. Scendolo le sofferenze perché ci dà meno denaro. Ma questa non è una novità. Ciò che è MOLTO grave invece è quest’altro dato:

Sul fronte della raccolta bancaria, resta in crescita il trend dei depositi del settore privato: +1,6% in marzo, sempre sui 12 mesi, dopo il +1,8% di febbraio. La raccolta obbligazionaria – che include le obbligazioni detenute dal sistema bancario – è invece diminuita del 10,6%, ancora in calo dopo il -9,2 di febbraio.

PRINCIPALI VOCI DEI BILANCI BANCARI –
VARIAZIONI PERCENTUALI SUI 12 MESI

Cosa significa questo? Le banche ormai sono ben decise a diventare delle strutture che guadagnano sui servizi (spesso con basso valore aggiunto), sulle commissioni, su tutto quello che non c’entra nulla col “fare banca tradizionale”.

E questo significa avere un sistema bancario che sostiene l’economia? Nemmeno un intervento BCE cambierebbe qualcosa!

E come se non bastasse, in stile Piketty oserei dire, il trattamento tra le grosse aziende, che fanno loro il mercato, ed i piccoli imprenditori, non fa altro che divergere ulteriormente.

I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle aziende di importo fino a 1 milione di euro sono risultati al 4,21%, dal 4,40% di febbraio; quelli sui nuovi prestiti di importo superiore al milione sono invece saliti lievemente, al 2,89% dal 2,79% di febbraio. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,94%, conclude il comunicato di Bankitalia.

PRINCIPALI TASSI DI INTERESSE BANCARI

Disparità assoluta di trattamento. Questo significa appoggiare la colonna portante della nostra economia, ovveo la piccola impresa spesso familiare?
Benvenuta ripresa…

Forse noi non riusciremo con questo blog a generare la ripresa economica, ma speriamo di creare quella consapevolezza che spesso manca al povero e bistrattato cittadino. Nel nostro piccolo cerchiamo di dare un contributo per meglio rendere edotti i lettori su cosa sta accadendo con gli occhi indipendenti di un appassionato del mondo della finanza.

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4 commenti Commenta
candlestick
Scritto il 11 Maggio 2014 at 10:40

Anche il rame non se la sta passando molto bene…

kry
Scritto il 11 Maggio 2014 at 18:20

‘sti burloni han imparato bene a copiare da chi redige i dati sulla disoccupazione usa.

idleproc
Scritto il 11 Maggio 2014 at 20:36

Micidiale Regan Boy, contra neocon oligopolisti e la dinamica economica e geopolitica della fase attuale del capitalismo globale.
Mi piacciono le persone in buona fede e che non fanno propaganda, sono le uniche con le quali puoi avere un confronto di idee.

http://www.paulcraigroberts.org/2014/04/30/us-economy-house-cards-paul-craig-roberts/

idleproc
Scritto il 11 Maggio 2014 at 20:58

Aggiungo però un commento alla John…

Only oil can take it all down. And it will.

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