BCE: parte il mese più HOT del 2018

Scritto il alle 10:30 da Danilo DT

L’intervento di Mario Draghi di venerdi non mi ha certo sorpreso, proprio perché ha detto tutto quanto era preventivato. Il gioco dei ruoli. Draghi ha detto quello che il mercato si aspettava, quello che era scontato, quello che insomma tutti volevano che dicesse per mantenere ALTA la fiducia e BASSA la volatilità.

E dicembre sarà un mese importantissimo. Il motivo è noto, anzi è doppio. Da una parte la fine del QE Europeo, il programma di quantitative easing che quindi volge al termine, e dall’altra la tabella di marcia per il rialzo dei tassi, attesi invariati almeno fino a tutta l’estate 2019. Temi che però non possono essere definiti con certezza, e Draghi fa nulla proprio in questa direzione. E a bene, perché vuole dare al mercato la percezione della MASSIMA flessibilità. Soprattutto adesso che l’inflazione resta in area di “non pericolo” e la crescita economica dell’Eurozona (e non solo) è fortemente messa in discussione, o meglio in dubbio.

E il segnale che ha voluto dare Draghi è chiarissimo:

(…) La debole dinamica dei prezzi potrebbe condizionare anche i piani verso l’atteso rialzo dei tassi di interessi. (…) Tuttavia – ha spiegato Draghi – la politica monetaria rimane strettamente legata ai dati (“reaction function”) e pertanto in caso di un calo della liquidità o di un peggioramento dell’outlook dell’inflazione vi potrebbe essere “un aggiustamento del percorso previsto per l’aumento dei tassi”. (…) [Source]

Vale a dire,è la strategia ampiamente usata dalla FED; il futuro lo scopriremo solo vivendo, e noi in BCE non lo condizioneremo con il nostro operato che invece avrà il compito di correggere ed accompagnare il mercato, come abbiamo sempre fatto. E che continueremo a fare. Ovviamente poi c’è il tema dell’Italia. E qui è normale lo stato confusionale della situazione, con una BCE che non potrà far altro che monitorare e possibilmente limitare i danni.

Per lo meno questo è il pensiero di Draghi finchè resterà al comando. E poi…si vedrà. Intanto la BCE si troverà con le prossime settimane infuocate. E qui sotto troverete cosa accadrà nei prossimi giorni. Prendete nota, sono tanti tasselli che alla fine ci porteranno ad avere un puzzle che in data 13 dicembre si concretizzerà in decisioni chiare e definitive, con una nuova forward guidance che ci accompagnerà nel 2019. Ma questo puzzle verrà costruito giorno dopo giorno. E il 13 dicembre non potrebbe essere che un’ufficializzazione di un qualcosa che ormai lo si era capito.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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