BCE: fine della FESTA. Ma che succede dopo il QE?

Scritto il alle 09:26 da Danilo DT

Lasciamo da parte la questione italica e la presentazione a Bruxelles del documento programmatico nelle ultime ore, e concentriamoci invece sull’Unione Europea, nella fattispecie sulla politica monetaria della BCE.
In molti si stanno chiedendo che capiterà dopo che la BCE avrà mollato gli ormeggi. Infatti è noto che a dicembre la BCE chiuderà ufficialmente il QE Europeo. Attenzione, nulla di traumatico in quanto il bilancio, semplicemente, non crescerà più di tanto. Ma intanto mancherà sul mercato un mastodontico buyer che aveva comprato fino a qualche tempo prima una quantità immane di debito pubblico dei vari paesi dell’UE.

BCE: PROGRAMMA ACQUISTI QE EUROPEO

La preoccupazione poi si somma ad un altro problema. Da una parte finisce il Quantitative easing (QE), ma la congiuntura dell’Eurozona mostra segni di frenata in alcune delle sue maggiori economie: nel terzo trimestre l’Italia si è inchiodata, la Germania dovrebbe segnare una forte frenata. Per carità, chi è meno manifatturiero (Spagna per esempio) continua a crescere bene ma la congiuntura lancia segnali non belli.
E allora si cade dalla padella alla brace. Non solo la BCE non stimola più l’economia con il QE, ma ci troviamo anche con un forte rallentamento. Insomma, un disastro che potrebbe portare alla recessione?

Business Climate Index

Tanto per cominciare una nota. Si, è vero che la BCE non comprerà più debito, ma quanto scade, per il momento, lo rinnoverà. Inoltre un rallentamento dell’economia non vieta degli interventi a sostegno della situazione. Tanto per cominciare data cruciale sarà il 13 dicembre. Se c’è rallentamento avremo senza dubbio anche una frenata del tasso inflazione. Oggi è vicino all’area target ma probabilmente noteremo una discesa, con un conseguente cambiamento strategico soprattutto a livello dei tassi (che quindi torneranno a salire…chissà quando).

Inflazione Eurozona, divisa per paesi

Senza poi dimenticare che l’inflazione CORE, quella che conta, non è certo entusiasmante ed un’ulteriore frenata potrebbe cambiare le carte in tavola.

BCE: previsioni inflazione

E poi non dimenticate che c’è sempre il TLTRO che la BCE potrebbe “rispolverare” e riutilizzare. Anche perché se non erro l’anno prossimo scadranno delle vecchie operazioni similari e quindi potrebbe essere l’occasione per rinnovarle e magari “potenziarle”.

Chiudo con l’operazione “Twist” che già vi ho parlato in passato, ovvero allungare la duration del portafoglio in pancia a BCE. Tutto può far brodo e tutto può essere utilizzato, anche solo a livello PSICOLOGICO per ridare fiducia al mercato. Solo una cosa forse non tornerà. Gli acquisti di BTP. E il non avere un così potente compratore sul mercato, non sarà solo un dato statistico.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

10 commenti Commenta
alplet
Scritto il 14 Novembre 2018 at 09:59

In giro si parla spesso di tassa patrimoniale. Anche Cacciari ieri sera ha detto di aspettarsi una patrimoniale entro un anno. E’ evidente che una patrimoniale (o equivalente) sarebbe piuttosto corposa: non me ne intendo, ma non penso sotto il 10% dei soldi che ciascuno possiede (non soltanto quelli in conto corrente). Una cosa così permetterebbe di placare i mercati e di ricominciare a far debito alla grande (oltre che di spingerci ancora di più in recessione). Tuttavia mi lascia perplessa la cosa per le implicazioni politiche dal punto di vista elettorale: se fanno la patrimoniale, non si attenderanno poi che i cittadini li votino, credo; oppure gli italiani sono così capre? Staremo a vedere.

perplessa
Scritto il 14 Novembre 2018 at 11:18

ho sentito anch’io Cacciari a 8 1/2, ma il 10% non è una patrimoniale, è un esproprio, comunque non ci sarà subito, Cottarelli a di martedì ha detto che la procedura d’infrazione richiede tempo. non ricordo chi ha commentato che l’obiettivo del governo è arrivare alle elezioni europee con l’immagine di non piegarsi all’europa, a maggior ragione prima di quella data non ci sarà nessuna patrimoniale perchè sarebbe una debacle alle elezioni europee per i 2 partiti

r.o.i.
Scritto il 14 Novembre 2018 at 11:58

alplet@finanza,
Fuor di polemica ma con l’intento di ampliare il tuo schema di ragionamento.:
….ma non penso sotto il 10%…
1) secondo me sarebbe poca cosa – il 10% sulle liquidità in c/c arriverebbe a circa 420/mln (rivoluzioni a parte prima o dopo le europee).- Il prelievo sui portafogli titoli (in prevalenza di stato, corporate ed azionari) è difficile da quantificare ma presumo a spanne parecchio meno di 420/mln, pertanto in totale non arriveremmo ad 1/mld, ovvero poca cosa rispetto al fabbisogno della situazione disastrata attuale e futura (2/3 anni).-
2) …Una cosa così permetterebbe di placare i mercati…
ho forti dubbi in proposito; i mercati guardano avanti e vedono la totale assenza di investimenti tali da innescare il processo del moltiplicatore del reddito e, quindi dei consumi (attore economico fondamentale per lo sviluppo e per l’allentamento graduale della pressione del debito sul Pil).-
Di Maio ha dichiarato di voler vendere gli immobili pubblici di secondo ordine ma anche se facessero un decreto domani mattina (??) occorrono anni, viste le precedenti banali esperienze di altri governi (orientate prevalentemente a tacitare momentaneamente le critiche delle opposizioni (!!) – le entrate relative sarebbero irrilevanti per ogni esercizio fiscale.-
Rimane, allo stato attuale, il forte impatto del deficit programmato che caparbiamente non si vuole ridurre per evidenti fini elettorali (europee alle porte) e, quindi, l’inevitabile atteggiamento negativo degli operatori..-
Entrambi i furbacchioni (?!) stanno reiterando l’ipotesi di complotti internazionali da parte di vari gruppi politici e/o governi interessati, ma l’idea è semplicemente infantile e può attecchire solo nelle menti predisposte e dal pensiero debole.-

conrad-johnson
Scritto il 14 Novembre 2018 at 12:24

r.​o.​i.@​finanza:
al­plet@fi­nan­za,
Fuor di po­le­mi­ca ma con l’in­ten­to di am­plia­re il tuo sche­ma di ra­gio­na­men­to.:
….ma non penso sotto il 10%…
1) se­con­do me sa­reb­be poca cosa – il 10% sulle li­qui­di­tà in c/c ar­ri­ve­reb­be a circa 420/mln (ri­vo­lu­zio­ni a parte prima o dopo le eu­ro­pee).- Il pre­lie­vo sui por­ta­fo­gli ti­to­li (in pre­va­len­za di stato, cor­po­ra­te ed azio­na­ri) è dif­fi­ci­le da quan­ti­fi­ca­re ma pre­su­mo a span­ne pa­rec­chio meno di 420/mln, per­tan­to in to­ta­le non ar­ri­ve­rem­mo ad 1/mld, ov­ve­ro poca cosa ri­spet­to al fab­bi­so­gno della si­tua­zio­ne di­sa­stra­ta at­tua­le e fu­tu­ra (2/3 anni).-
2) …Una cosa così per­met­te­reb­be di pla­ca­re i mer­ca­ti…
ho forti dubbi in pro­po­si­to; i mer­ca­ti guar­da­no avan­ti e ve­do­no la to­ta­le as­sen­za di in­ve­sti­men­ti tali da in­ne­sca­re il pro­ces­so del mol­ti­pli­ca­to­re del red­di­to e, quin­di dei con­su­mi (at­to­re eco­no­mi­co fon­da­men­ta­le per lo svi­lup­po e per l’al­len­ta­men­to gra­dua­ledella pres­sio­ne del de­bi­to sul Pil).-
Di Maio ha di­chia­ra­to di voler ven­de­re gli im­mo­bi­li pub­bli­ci di se­con­do or­di­ne ma anche se fa­ces­se­ro un de­cre­to do­ma­ni mat­ti­na (??) oc­cor­ro­no anni, viste le pre­ce­den­ti ba­na­li espe­rien­ze di altri go­ver­ni (orien­ta­te pre­va­len­te­men­te a ta­ci­ta­re mo­men­ta­nea­men­te le cri­ti­che delle op­po­si­zio­ni (!!) – le en­tra­te re­la­ti­ve sa­reb­be­ro ir­ri­le­van­ti per ogni eser­ci­zio fi­sca­le.-
Ri­ma­ne, allo stato at­tua­le, il forte im­pat­to del de­fi­cit pro­gram­ma­to che ca­par­bia­men­te non si vuole ri­dur­re per evi­den­ti fini elet­to­ra­li (eu­ro­pee alle porte) e, quin­di, l’i­ne­vi­ta­bi­le at­teg­gia­men­to ne­ga­ti­vo degli ope­ra­to­ri..-
En­tram­bi i fur­bac­chio­ni (?!) stan­no rei­te­ran­do l’i­po­te­si di com­plot­ti in­ter­na­zio­na­li da parte di vari grup­pi po­li­ti­ci e/o go­ver­ni in­te­res­sa­ti, ma l’i­dea è sem­pli­ce­men­te in­fan­ti­le e può at­tec­chi­re solo nelle menti pre­di­spo­ste e dal pen­sie­ro de­bo­le.-

Il valore complessivo dei CC degli italiani privati, aziende e PA, è circa 4.300,00 miliardi. Il 10% sono 430 miliardi, non 420 milioni!!! Cifra sufficiente a portare il debitone a 1.900,00 miliardi. Cioè il 100% del Pil.

Scritto il 14 Novembre 2018 at 13:08

con­rad-john­son@fi­nan­zaon­li­ne,

Ed è esattamente quello che ha proposto il FMI in una “boutade”. Prelievo forzoso una tantum dai c/c del 10%. E il problema del debito è (parzialmente) risolto

r.o.i.
Scritto il 14 Novembre 2018 at 13:26

conrad-johnson@finanzaonline,
Banale errore di calcolo evidente da parte mia, ma ve l’immaginate portare a termine un’impresa fiscale del genere in un’ambiente politico quale quello attuale?

paolo41
Scritto il 14 Novembre 2018 at 14:09

perplessa@finanza,

molto probabilmente una patrimoniale farebbe cadere anche il governo e Salvini lo sa benissimo …… l’obiettivo dichiarato è quello di avere una BCE come prestatore di ultima istanza ( è la tesi dei vari Savona, Borghi, Bagnoli, etc tutti targati LEGA), ma siccome è solo un’utopia avendo 27 paesi contro, spingeranno la loro dialettica e propaganda per uscire dall’euro, magari utilizzando tutte le manovre messe a disposizione dal CAC (ben richiamato da Danilo) per alleggerire il debito. Ma per fare questa mossa devono considerare quanta parte del “popolo” sia d’accordo; se i sondaggi settimanali danno una preferenza di circa il 60% alla somma dei giallo-verdi, l’ultimo sondaggio che ho letto sull’uscita dall’euro non superava il 40% di pareri favorevoli ( peraltro con alta percentuale di grillini e con la maggior parte del Nord contraria). Quindi anche questa iniziativa può rilevarsi pericolosa per la continuità del governo……
Comunque è tutto teorico perché con l’incompetenza ormai acclamata di questo governo ( che, senza paura di essere smentito, finora non ha fatto nulla se non addirittura negativo come il decreto di dignità e qualche aumento di tasse) non saprebbero gestire un passo del genere….

alplet
Scritto il 14 Novembre 2018 at 15:22

Non so cosa succederà. Però i debiti ce li faranno pagare. La patrimoniale di 400 miliardi farebbe schizzare i prezzi dei btp (e manderebbe al tappeto lo spread) in pochissimo tempo: conterebbero le prospettive: i miliardi in mano agli stranieri, poi, non sono così tanti (forse basterbbe anche una patrimoniale più bassa.

kociss01
Scritto il 14 Novembre 2018 at 16:14

pao­lo41,

purtroppo buona parte degli italiani hanno messo i neuroni del loro cervello in freezer prima del 4 marzo, si sono lasciati abbindolare dai discorsi e promesse della setta con a capo il guitto napoletano ed il cazzaro verde e NON hanno (per ora ) nessuna intenzione di sbrinarli e riacquistare il senno perduto……servira’ una scossa tipo infilare la mano sui cavi di corrente a 30000 volts ,ma molti ci lasceranno le penne

senzatetto
Scritto il 15 Novembre 2018 at 11:57

Ma se la patrimoniale del 1992 (Governo Amato) fu del 0,6% (e viene sempre richiamata ancora dopo 26 anni come un furto, una enorme ingiustizia ecc.. a mio avviso ingiustamente, visto l’esiguità del prelievo) davvero credete che si possa metterne in atto una al 10%????
A me pare una follia che non sta né in cielo né in terra…

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