DRAGHI tradisce le attese. E adesso occhio al tasso inflazione

Scritto il alle 07:48 da Danilo DT

draghi-bazooka

Il filo logico ovviamente mi porta a dover riprendere da dove avevo lasciato ieri, non tanto sui dati macroeconomici ma sull’evento considerato “clou” di questa settimana, ovvero il meeting BCE.
Cosa potevamo aspettarci. In realtà nulla di nuovo. Ma oltre all’ovvio “nulla di fatto” c’era molto di più.

(askanews)  – Mantenendo una linea prudente, la Bce ha inviato espliciti segnali su un futuro cambiamento di linea monetaria, che però al momento viene pienamente confermata. “La discussione sul tapering dovrà svolgersi in autunno”, ha annunciato il presidente Mario Draghi al termine del Consiglio direttivo. (…) “Dobbiamo perseverare, essere pazienti, perché non ci siamo ancora. E dobbiamo essere prudenti”, ha chiarito Draghi (…) il direttorio ha deciso sia di non modificare in alcun modo la “forward guidance”, le indicazioni prospettiche sui suoi orientamenti futuri, sia di non prestabilire una data precisa in cui discutere del tapering. (…) La Bce ha anche confermato a tutti i livelli la linea attuale. I tassi di interesse restano inchiodati ai minimi storici, a zero il principale rifinanziamento e al meno 0,40 per cento i depositi che le banche commerciali custodiscono presso la Bce. Il piano di acquisti di titoli è confermato ad oggi almeno fino a dicembre al ritmo di 60 miliardi di euro al mese.

banche-centrali-bilanci-borse

Quindi, tanto per cominciare, come ampiamente atteso, non è cambiato nulla su tassi e volumi di acquisti (60 miliardi) che verranno ripresi in considerazione in autunno. Ma ci si aspettava molto da quello che era la fase “Q&A”, ovvero la conferenza stampa dove Draghi andava a rispondere alle domande dei giornalisti. Ed è qui che è cambiata la musica.

Infatti un po’ tutti, sottoscritto compreso, si sarebbero aspettati un tentativo anche molto generico per contenere la forza dell’Euro. Invece che fa Mario Draghi? Non se ne preoccupa, dice che ci può stare, che le valute meritano sempre attenzione ma che al momento non c’è problema.
A conti fatti questo comportamento è assolutamente coerente con il Draghi style. Il mercato comanda e finchè non diventa prettamente necessario, lasciamolo andare per conto suo.

I mercati sono rimasti un po’ confusi e difatti le reazioni sono state un po’ bizzarre. Bonds periferici in rafforzamento ( il QE va avanti e quindi ok per i BTP), meno bene i bond dei paesi più solidi. Mentre sui cambi è successo di tutto. Certo è che, se Draghi non si è preoccupato della reazione rialzista dell’Euro nelle ultime settimane, significa che potenzialmente, per la BCE, l’Euro può continuare a salire e quindi non rappresenta un pericolo per l’economia europea.

Una manna dal cielo anche per gli USA che spingono per un USD debole. Il mercato ha fatto la somma delle parti e…boom. Cross EURUSD che arriva persino a 1,16. Solo speculazione? Forse. Ma è certo che se la Bce non interviene, con un Eurozona migliore in ambito macroeconomico, politico e di multipli rispetto al mercato USA, l’Euro potenzialmente potrebbe addirittura ancora salire. Ma fino a quando? Ripeto quanto scritto ieri. In chiave weekly, l’Euro necessita di una correzione, e probabilmente tutte le spinte che potevano esserci ci sono state.

open-interest-eur

Quindi ora possibile , magari non subito, una correzione della moneta unica ma attenzione, potrebbe essere una CORREZIONE che non significa inversione. Questo perché il quadro macro sta cambiando anche nei confronti dell’outlook di inizio anno, visto che stanno variando i parametri e le condizioni.

inflation-ecb-core-headline-2017
E adesso che bisogna monitorare per capirci qualcosa? Se ne leggono di tutti i colori. Per me l’indicatore principe resta sempre quello BASE per la politica monetaria BCE. Ovvero il tasso inflazione. Quindi l’andamento dell’inflazione core nei prossimi mesi sarà fondamentale per la strategia di QE ed eventualmente di tapering: un Euro troppo forte potrebbe ritardare il recupero dell’inflazione core. In secondo piano occhio all’andamento di salari e materie prime. Quindi la chiave di lettura finale sarà ancora lei. L’inflazione. A proposito…il ruolo del petrolio nessuno lo ha considerato?

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

Nessun commento Commenta

I commenti sono chiusi.

Sostieni IntermarketAndMore!

ATTENZIONE Sostieni la finanza indipendente di qualità con una donazione. Abbiamo bisogno del tuo aiuto per poter continuare il progetto e ripagare le spese di gestione!

TRANSLATE THIS BLOG !

I sondaggi di I&M

Come vorresti I&M?

View Results

Loading ... Loading ...
View dei mercati

Google+