BANCHE ITALIANE: la paura è solo sui giornali?

Scritto il alle 11:11 da Danilo DT

truffa-risparmioOrmai siamo arrivati ai “forconi”. Le nuove puntate della saga “risparmio tradito” sono passate alle maniere forti, con veri e propri assalti da parte degli obbligazionisti che hanno subìto quella ristrutturazione “all’italiana”. Addirittura alcuni risparmiatori hanno cercato di “conquistare” i fortini del potere con vere irruzioni, senza però riuscire nell’impresa. Ecco come ha documentato LaStampa la cosa.

lastampaOra il Governo vuole accelerare per assistere con aiuti, che non possiamo definire “di Stato” ma di solidarietà, i risparmiatori truffati. Ci sarebbe da aprire una parentesi grossa come una casa sulla carenza di informazione finanziaria in Italia, sulla malafede di alcuni detentori di bond e su COME questi bond sono stati venduti (magari con qualche accenno a pressioni sulle vendite e budget) . Ma preferisco evitare questo ginepraio.

La cosa che forse interessa il lettore, oggi, è cercare di capire se il sistema bancario è solido e se il mercato delle obbligazioni bancarie ha subìto un violento contraccolpo sulla vicenda.
Tanto per cominciare, la vicenda delle quattro banche (Banca Etruria, Cariferrara, Carichieti, Banca Marche) interessa circa l’1% dei depositi bancari italiani. Un importo che rende quindi facilmente assorbibili dal sistema. Quindi le ripercussioni sulle banche italiane in generale non risulta destabilizzante. (Fonte IlSole24Ore)

sistema-bancario-italianoInoltre dagli ultimi stress test (Popolare Vicenza e Veneto Banca a parte, per le quali sono già in programma due aumenti di capitale pari a 1.500 e 1.000 milioni di Euro) le banche italiane risultano correttamente capitalizzate.

E allora possiamo dire che il sistema bancario italiano sia poi cos’ mal messo. A conti fatti sembrerebbe di no. E lo vediamo anche da alcuni dati oggettivi.
Prendiamo ad esempio i soliti CDS, i Credit Default Swap che sono delle polizze assicurative sulla solvibilità di un emittente. Se il rischio sulle vaire banche fosse aumentato, anche solo a livello di sentimenti, ci si ritroverebbe con il costo di tali polizze fortemente aumentato. Invece ecco la fotografia dello stato attuale.

Banche Italiane: CDS a confronto

CDS-BANCHE-ITALIACome potete vedere il quadro di mercato continua ad essere tranquillo, con i CDS che continuano a muoversi all’interno di un trading range senza particolari variazioni. Segno che il mercato “che conta” non ha paura e che, come sempre, il terrorismo mediatico porta spesso il risparmiatore, bistrattato e condizionato da notizie tendenziose, a fare errori di valutazione.

Interessante a questo proposito l’analisi di Alberto Gallo su “Il Foglio”:

macrocredit-banche-italiane

Inoltre una curiosità. L’indice FTSEMIB settoriale sulle banche fa registrare, per il 2015, una performance migliore rispetto all’indice stesso. Segno che la fiducia non è poi così bassa. Ovviamente NON bisogna abbassare la guardia. Il 2016 sarà l’anno della verità, con tante operazioni societarie condite da fusioni ed incorporazioni.
Calma e sangue freddo ragazzi. Guardiamo con fiducia al 2016.

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Danilo DT

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3 commenti Commenta
pasolo
Scritto il 29 Dicembre 2015 at 12:28

“guardiamo con fiducia al 2016” bravo DT 🙂 buon anno a te e a tutti i lettori di questo bel blog ( che accetta anche visioni opposte tra loro )
intanto il mio modello è rientrato LONG sul mib a 21650 ( in questo secondo tentativo revisionato e corretto è arrivato a +6,5 % da settembre ( a leva dieci come indicato sarebbe +65%… ) un abbraccio!

kry
Scritto il 29 Dicembre 2015 at 21:38

Una curiosità.
Il post nella home comincia … ” Le banche italiane nel mirino dei media che spesso fanno anche malainformazione. Ma il risparmio degli italiani è veramente in pericolo? I CDS (Credit Default Swap) danno tranquillità. ”
Solo perchè volevo ironicamente commentare il titolo : BANCHE ITALIANE: la paura è solo sui giornali? con — Si, la paura sarà sui giornali quando saranno capaci di fare vera informazione ma per allora Danilo avrà superato il 20.000 di post ( ad essere ottimisti ).

paolo41
Scritto il 30 Dicembre 2015 at 13:02

ho visto da qualche parte (ma non ricordo dove) che c’è una lista di una quindicina di banche, incluse anche banche cooperative, che risultano critiche. Mi piacerebbe sapere, se ne sei a conoscenza, che tipo di azioni stanno mettendo in campo Bankitalia e Consob o se hanno l’intenzione di fare la figuraccia che hanno fatto con le quattro banche “fallite”.
A mio avviso l’etica e la mancata assunzione di responsabilità e di decisione a tempo debito richiederebbero l’immediata dimissione (con disonore) dei vertici, se non altro perché serva di lezione a chi subentrerà al loro posto.

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