Baltic Dry Index: chi va piano frena la via del commercio

Scritto il alle 10:20 da Danilo DT

Questo grafico è stato proposto anche nel video di TRENDS inviato agli amici lettori nella giornata di ieri ed ho deciso di pubblicarlo dando modo a tutti di vederlo in quanto lo cosidero curioso ed interessante.

Nei giorni scorsi ho parlato di Baltic Dry Index, l’indice dei noli di materie prime “Dry”. Il crollo dell’indice già doveva far pensare, crollo che tra le altre cose non ha dato segni di rallentamento. Ieri nuovi minimi per il Baltic Dry Index.

Grafico Baltic Dry Index

E su questo nulla da dire, se non che ormai abbiamo polverizzato gli ultimi minimi relativi. Ma c’è una cosa interessante in più.
Se andiamo a vedere un altro indice scopriamo che le cose stanno ancora peggio. Infatti, utilizzando la piattaforma Bloomberg, è possibile vedere anche la velocità media di questi cargo che trasportano merci, i quali non solo costano sempre meno (causa diminuzione di domanda) ma vanno anche sempre più piano. Quindi, tenendo conto che la maggior parte delle transazioni commerciali sono fatte da/per la Cina, e tenendo conto del fatto che sono proprio le importazioni USA verso la Cina ad essere crollate, e visto che si trasportano sempre meno merci verso la più rampante economia del globo, possiamo solo dedurre che:

a) La Cina rallenta e col tempo cercherà sempre più di aumentare i consumi interni limitando le importazioni
b) Gli USA subiranno una frenata a causa della frenata dello sbocco commerciale verso la Cina. E visto che Mr Smith oggi consuma meno e addirittura risparmia, non credo sia una gra notizia per l’economia USA.

Questo è quanto. Poi ovviamente le borse faranno il loro andazzo, sapientemente pilotato dalla mano invisibile (FED+PPT) e quindi ci regaliranno emozioni fino a data da destinarsi. Ma, chi è quantomeno un po’ scaltro, non può ignorare questi dati banali ma importanti. Perché, ricordatelo sempre, sono le cose semplici che vengono poi analizzate con oggettività (senza farsi influenzare) a fare la differenza….

Baltic Dry Index e velocità media delle navi

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DT

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Grafici e dati elaborati da Intermarket&more sulla database Bloomberg

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17 commenti Commenta
paolo41
Scritto il 23 Dicembre 2010 at 10:33

Dream, Mat, Gremlin,
.. le navi hanno ridotto la velocità…., ma io voglio essere il più veloce di tutti a inviarvi i più sinceri auguri di Buon Natale che, naturalmente estendo a tutti gli amici del blog…

hironibiki
Scritto il 23 Dicembre 2010 at 10:33

Ciao a tutti :mrgreen:
io di interessante che volevo condividere con voi ho trovato questa “news”..


Ancora una volta pesa il nein della Germania alla proposta del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e del presidente dell’Eurogruoppo, Jean-Claude Trichet, di emettere gli eurobond per aiutare i Paesi in difficoltà. Per Mark Cliffe, capo globale sulla ricerca dei mercati finanziari di Ing, non è così impossibile uno scenario di un mondo senza più l’Unione europea. “L’Unione europea è stata creata per essere irreversibile, ma adesso l’impensabile è diventato pensabile. La possibilità che uno o più Stati membri dell’Ue possano lasciarla non è più solo un’ipotesi di scuola”, segnala l’economista. A suo avviso i tedeschi, Merkel in testa, stanno parlando apertamente di un’uscita dall’euro come una possibile opzione.
—-

Ok sapevamo che l’idea di uscire dall’Euro ci poteva stare ma ora anche i “capoccia” iniziano a vederla così. Beh per la Germania sarà un salasso colossale se dovesse succedere, come per tutte le altre ovviamente. CHissà la nostra lira magari verrà cambiata con rapporto euro 10.000 – 1… Eheheh andiamo bene :mrgreen:

Scritto il 23 Dicembre 2010 at 10:38

paolo41,

più tardi, tardo pomeriggio, post augurale! 😀

paolo41
Scritto il 23 Dicembre 2010 at 10:48

hironibiki@finanza,

…c’è anche un’altra proposta dei teutonici: aumentare il fondo salva-stati e gli stati che ne usufruiranno dovranno dare in pegno quote di aziende controllate dallo stato o cedere anche assets immobiliari ( qualcuno aveva già ventilato le isole greche, magari altri stanno pensando a regioni confinanti o aree di particolare valore turistico sparse nei paesi mediterranei…).
Certo è gente che…si fida!!!!

ksoze
Scritto il 23 Dicembre 2010 at 10:57

Dt, come si spiega in questo contesto l’incremento sensazionale delle materie prime e nello specifico l’andamento dell’indice CRB?

luciano60
Scritto il 23 Dicembre 2010 at 11:00

paolo41,

PUNTO 1 – Germania non pensa a nuovo fondo stabilità Eurozona

Reuters – 23/12/2010 10:22:02

Riscrive aggiungendo posizione ministero delle Finanza

BERLINO, 23 dicembre (Reuters) – Il ministero delle Finanze tedesco ha ridimensionato oggi la notizia, contenuta in un articolo del Sueddeutsche Zeitung, che la Germania starebbe proponendo un nuovo fondo di stabilità per l’Eurozona.

Si tratterebbe infatti, secondo il portavoce del ministero, della bozza di una proposta redatta da funzionari di livello più basso che non riflette la posizione del governo.

“Non è stata né presentata ad alti funzionari del ministero né da questi ultimi approvata, e le idee nel giornale non riflettono in nessun modo la posizione del ministero delle finanze o del governo federale”, ha detto il portavoce in un comunicato.

Oggi il quotidiano tedesco, senza citare fonti, scriveva che la Germania starebbe proponendo la creazione di un “fondo di investimento europeo di stabilità e crescita”, un organismo indipendente che dovrebbe affiancare la Banca centrale europea per offrire sostegno ai membri in difficoltà dell’Eurozona.

Secondo il Sueddeutsche, il nuovo fondo dovrebbe in linea di principio avere accesso a “rifinanziamenti illimitati” per garantire la salute delle moneta unica. I membri della zona euro fornirebbero garanzie al fondo proporzionalmente alle proprie dimensioni.

Sul sito http://www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano
Top news anche su http://www.twitter.com/reuters_italia

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mattacchiuz
Scritto il 23 Dicembre 2010 at 12:25

ksoze@finanza,

beh, sai quando è permesso ad un solo trader di detenere il 90% di tutte le scorte di rame del london metal exchange, un altro trader, forse quello di prima detiene il 90% dell’alluminio, un altro ancora, forse sempre quello di prima, detiene tra il 50% e l’80% di nikel e zinco..

aspettta, leggi qui che il wsj ti spiega tuttoL:
http://online.wsj.com/article/SB10001424052748704118504576034083436931412.html?mod=WSJ_hp_LEFTWhatsNewsCollection

ksoze
Scritto il 23 Dicembre 2010 at 12:41

Tutto chiaro..
Mi chiedo solo quanto potrà durare una situazione palesemente a rischio bolla speculativa!

Grazie mille Matta!

Scritto il 23 Dicembre 2010 at 13:11

mattacchiuz,

ksoze@finanza,

Grazie matta per avermi anticipato. 😀 Morale: possiamo considerarlo mercato oppure monopolio (o al massimo oligopolio)?
Ma non di certo LIBERO MERCATO

peter pank
Scritto il 23 Dicembre 2010 at 14:42

Dal BDI si evince che presto (nel giro di 1 mese) tanti rimarranno con il cerino in mano…

amensa
Scritto il 23 Dicembre 2010 at 16:13

bravo DT, oggi me ne hai insegnata una nuova. seguivo il baltic dry index da tempo, ma non avevo mai pensato alla velocità delle navi.
complòimenti e grazie.

peter pank
Scritto il 23 Dicembre 2010 at 16:18

Per chiarezza, vi posto il confronto tra l’ indice “Dow Jone” e l’ indice “BDI” nel 2010:

– Indu Vs. Bdi 2010 (1):

http://i55.tinypic.com/66m5mw.jpg

– Indu Vs. Bdi 2010 (2):

http://i51.tinypic.com/9kw4qq.jpg

P.S. Ho postato 2 grafici perchè in uno non ci stava tutto.

Poi ci dicono che il Pil sale… quindi le aziende producono di più !? …altrimenti, come fa a salire un “Pil” ?!

La mia lecita domanda è, ma producono senza materie prime ???

Oppure è tutto palesemente… “taroccato” ???

C’ è un vecchio detto che dice:
“Con le bugie non si fa molta strada”, oppure, “le bugie hanno le gambe corte”… scegliete voi.

Scritto il 23 Dicembre 2010 at 16:34

peter pank@finanzaonline,

😉 ciao!

Scritto il 23 Dicembre 2010 at 16:35

amensa@finanza,

La velocità delle navi è anche importante in merito ad un altro fattore di cui non ho parlato, ovvero i CONSUMI. Sembra una cavolata, ma non lo è….

CIAUUUUUUUUU

peter pank
Scritto il 23 Dicembre 2010 at 17:33

Ciao “Dream Theater”,

Complimenti per il sito… più unico che raro in Italia. Visto il “fascino” dell’ analisi intermarket, sono un tuo abbituale lettore 🙂

L’ argomento “BDI” mi sta particolarmente a cuore, in quanto, nel mio lavoro ufficiale vendo materie prime industriali…

…mentre ufficiosamente, sono un’ analista indipendente (per passione) e faccio trading come hobby (per il momento…).

Inutile negare lo stupore che mi infligge il mondo della finanza artificiale…. in piena antitesi con le realta economiche con le quale mi confronto quotidianamente.

Sono proprio cusrioso di vedere come andrà a finire… (…è scontato ??? …mah !?!?).

A presto
Peter Pank

peter pank
Scritto il 28 Dicembre 2010 at 15:04

Il Bdi dimenticato… ???

http://i53.tinypic.com/25qryc8.jpg

peter pank
Scritto il 28 Dicembre 2010 at 15:40

…Why not ?!

http://i52.tinypic.com/156twuu.jpg

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