BACK TO THE PAST: proprio come nel 2000

Scritto il alle 11:30 da Danilo DT

crescita-economica-ITALIA

Nel 2000 abbiamo assistito ad una delle bolle speculative più eclatanti che si sono viste negli ultimi anni, cose che, si diceva, non si sarebbero mai più viste.
Ecco fatto, il piatto è servito. Questa bolla da asset si prolunga ormai da anni e sta colpendo un po’ tutti i settori. Il QE generoso delle banche centrali ha fatto il resto, con le stesse che si sono unite con un unico intento: mantenere alto il morale dei mercati, spingendo la crescita economica dove possibile e riversando denaro come se non ci fosse un domani.
Le ultime storie già le conosciamo. Ed alcune di queste tornano proprio sul quel listino, il Nasdaq, che nel 2000 fu protagonista di un capitombolo impressionante.
Ma lasciamo da parte la borsa tecnologica e prendiamo in esame il classico buon vecchio benchmark, lo SP500.
C’è un indicatore che illustra in modo abbastanza chiaro il rapporto tra il valore di borsa delle imprese ed margine operativo della stessa. Uno strumento utile, quindi, per valutare eventuali sopravalutazioni.
Guardate il grafico quindi del Price/EBTIDA….

spx-price-ebitda-2017
Cosa notate? Siamo esattamente ai livelli della grande bolla internet. Che sia il segnale della fine del trend? No, ma è un chiarissimo monito. Oltre questo non voglio dirvi, anche perchè diventa palese e chiarissimo il fatto che la borsa USA si trova in uno stato di sopravvalutazione importante, anche perchè molte aziende dello stesso SPX sono titoli hi tech con utili ancora tutti da dimostrare nel lungo periodo.

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11 commenti Commenta
vuvuzela
Scritto il 13 Giugno 2017 at 12:17

Non capisco un H di borsa ma da semplice essere umano senziente credo che non sia sufficiente gridare alla “bolla” solo perchè la borsa cresce come nella precedente bolla. E’ come dire che il morto di fame deve sempre rimanere morto di fame quindi se si arricchisce vuol dire che sta per venire una calamità naturale a distruggere tutti i suoi beni.

Scritto il 13 Giugno 2017 at 12:23

Dici bene, solo dire BOLLA senza sapere di cosa si sta parlando è sbagliato, e si genera MALAINFORMAZIONE:
L’utilizzo di indicatori come questo, dove si valutano i multipli, aiuta a capire il livello di “coerenza”. Poi come dicevo in un altro post, la bolla può gonfiarsi ancora di tantissimo, nessuno può saperlo. Ma di certo esserne consapevoli è già qualcosa.

paolo41
Scritto il 13 Giugno 2017 at 14:35

Danilo, sarebbe interessante e chiarificante confrontare i dati sul S&P che hai postato con gli analoghi PRICE/EBITDA ratio dei FAAMG: è possibile?

Scritto il 13 Giugno 2017 at 14:42

Devo creare degli indici appositi, mi ci vorrà un po’ di tempo ma ci posso provare. Magari nei prossimi giorni.

john_ludd
Scritto il 13 Giugno 2017 at 14:46

i multipli non servono a misurare un bel niente con le CB che immettono 1,5 trilioni ogni anno (senza contare la Cina). L’unica cosa che una deve capire è quando inizieranno a calare. Non serve che lo facciano davvero, basta che lo dicano. Ce ne sarebbe pure un’altra: supponiamo che parta una recessione mentre le CB pompano 1 o 2 trilioni l’anno con tassi a zero o negativi. Cosa succede ? Ne pompano 4 oppure 8 ? Portano i tassi a -10% ? E se la gente cambia semplicemente idea, non ci crede più al denaro delle CB, che succede ? Ecco in quel caso effettivamente non c’è domani. Non accadrà mai ? Beh mai è un termine molto impegnativo.

alplet
Scritto il 13 Giugno 2017 at 15:25

Direi che il grafico è piuttosto significativo. Se questo è lo S&P500, come sarà il grafico del Nasdaq?

adsodimelk
Scritto il 14 Giugno 2017 at 10:06

il grafico è poco significativo, per il solo fatto che l’ebitda è una misura che non tiene conto di millemila cose. Inoltre, il livello dei multipli che il mercato accetta varia nel tempo: perchè? perchè la valutazione dipende dai tassi di interessi e dalle stime di crescita. Un p/e di 40 è tanto? dipende! se ho un roe del 50% e la marginalità migliora, ci sta pure quello. Il problema è capire quando i prezzi incorporano solo e soltanto stime future.
Prendere il Msci world e osservate il pe storico, vedrete che siamo assolutamente in linea con la media storica e che il rendimento prospettico a 10 anni è attorno all’8% (6% di espansione eps + 2% dividendi). Con questi utili non siamo in bolla. un altro discorso è dire che questi utili sono fatti con i denari delle banche centrali, ma cercheranno di preservare il più possibile la ricchezza derivante dalle borse, altrimenti si va in recessione stile 2008.

john_ludd
Scritto il 14 Giugno 2017 at 12:54

ad­so­di­melk@fi­nan­zaon­li­ne,

beh direi proprio di no. EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) è il più immediato proxy del cash flow di una azienda quindi anche più importante dell’utile nett (cash is king). Di meglio c’è lo studio del rendiconto finanziario che le aziende quotate sono obbligate di fornire nel bilancio che dei 3 documenti (gli altri sono il conto economico e lo stato patrimoniale) è il primo da leggere perchè è dove si comprende dove girano i soldi, gli altri sono inquinati da poste contabili e possono con estrema facilità essere fraintesi soprattutto se chi li legge (come nel 99,9%) dei casi è un dilettante. CASH IS KING e un rapporto prezzo / EBITDA sopra 9 urla BOLLA e sopra 11 urla FOLLIA. Poi una crede a quel che vuole, finchè le CB pompano tutti sono convinti che va bene comunque e potrebbero avere ragioni MA, sin quando pompano ? e che cosa succede alla credibilità delle CB (e della valuta) se si va in recessione con QE da 1 trilioni e tassi a zero ? Infatti la FED sta provando a muovere almeno un tantino i tassi.

alplet
Scritto il 14 Giugno 2017 at 14:47

Se si va in recessione le CB possono pompare a iosa, ma le borse saranno rivolte al basso. La liquidità conta, ma può essere usata anche per andare short. Le azioni scenderebbero perchè è sempre stato così, eccioè, siccome il denaro va dove gli conviene, così sarà anche questa volta (ovviamente finchè non cambiano eventualmente le prospettive, le aspettative). In ogni caso per il momento non si vede una recessione dietro l’angolo.
In quanto alle bolle si sa che ci sono quelle grandi, quelle medie e quelle piccole.

john_ludd
Scritto il 14 Giugno 2017 at 17:11

al­plet@fi­nan­za,

le borse non scendono per via degli short che anzi hanno persino una funzione calmieratrice dato che si deve ricoprire a un certo punto compra. Scendono perchè qualcuno inizia a vendere e non c’è nessuno che compra, poi iniziano a vendere tutti per paura di rimanere con il cerino in mano, Infatti, la borsa sale con le scale e scende con l’ascensore. Le CB possono comprare azioni ? Secondo i regolamenti almeno in USA pare di no eppoi rischierebbero la credibilità della valuta ? Al massimo si cercano un capro espiatorio, un presidente stupido, i russi, i robot seleniti etc…

alplet
Scritto il 14 Giugno 2017 at 22:58

Si, ok, ma andare short è una sintesi per dire che si vende (coperti o no). Guarda, se alla prossima recessione le borse non scendono ti pago una birra.
john_­ludd@fi­nan­za,

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