Azioni: il ritorno dei titoli energetici

Scritto il alle 15:57 da Danilo DT

Un occhio di riguardo lo meritano sicuramente gli energetici.
Il benchmark USA, lo SP 500, raffrontato all’indice specifico SP 500 energy,  ha visto in questi giorni un’importante rottura tecnica.
Come vedete dal grafico sotto riportato, i titoli energetici, dopo un periodo di difficoltà, hanno ripreso a riprendere forza relativa ed ora rischiano di recuperare il terreno èperduto. Complice anche il momento di forza delle commodity di cui tanto abbiamo già parlato, che ha già colpito altre materie prime e che oggi sembra interessare anche i petroliferi e gli energetici.
In un mercato dove ormai le valutazioni sono tiratissime e si ricerca il valore all’interno dell’ Asset allocation di qualsiasi asset class, perché non considerare anche questi titoli che sono “rimasti indietro”?

We highlighted Energy as a sector showing good tactical relative strength. Two signs of relative rehab for the sector that we highlighted in our Monthly Report were

1) reclaiming the prior relative lows from 2010 and 2012 and

2) sustaining the move above the 13, 26, and 40-week moving averages relative to the S&P 500. S&P 500 Energy has done both.

In addition, S&P 500 Energy is pushing to new all-time highs with confirmation from the sector advance-decline line (side bar). The relative set-up for Energy is similar to that of October 2010, when the sector moved above its 13, 26, and 40-week relative moving averages and outperformed until April 2011. (TRB)

Grafico FTSEMIB: P/BV e P/E a confronto

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13 commenti Commenta
gilles27
Scritto il 24 Aprile 2014 at 16:27

“In un mercato dove ormai le valutazioni sono tiratissime e si ricerca il valore all’interno dell’ Asset allocation di qualsiasi asset class, perché non considerare anche questi titoli che sono “rimasti indietro”?”

….o sono gli altri titoli “troppo avanti”??? 🙄

…chissà cosa scriverebbe JOHN_LUDD!! ❓ ❓ ❓

gnutim
Scritto il 24 Aprile 2014 at 17:05

può accadere se sale il prezzo del brent, cosa molto tobabile, vedi saipem

idleproc
Scritto il 24 Aprile 2014 at 20:02

Un link utile:

http://www.eia.gov/maps/

Lukas
Scritto il 24 Aprile 2014 at 21:44

considerazioni valevoli anche per borsa italiana….dove i titoli energetici…eni in primis….hanno nettamente sottoperformato anche in questi ultimi 18 mesi di rialzi.

kry
Scritto il 25 Aprile 2014 at 00:37

gilles27@finanza,

…chissà cosa scriverebbe JOHN_LUDD!! ___ Immagino ti risponda dicendoti : investiresti in aziende che contraggono gli investimenti in ricerca,aumentano i costi d’estrazione e il prodotto non può comunque superare i 105$ al barile altrimenti s’innescherebbe una recessione?

ottofranz
Scritto il 25 Aprile 2014 at 04:53

kry@finanza,

noooo peggio ! Direbbe a te che questo è un ragionamento perfetto….per creare le basi della deflazione 🙂

Fantastico…ci stiamo avvitando su noi stessi

Comprerei perchè tutto fa pensare che salga, ma non compro perchè se compro poi li obbligo a pagarmi dei dividendi e quindi li metto in difficoltà e faccio scendere

Qualcuno ha un “Moment” ? 🙂 Anzi meglio un po’ di bromuro e chissene frega degli effetti secondari

kry
Scritto il 25 Aprile 2014 at 11:09

ottofranz,

Un ” Moment “? Mi sa che c’è e sono certo che lo conosci e non si riferisce a quello a cui ci vuoi far credere. Vediamo Mmmmm …. a si ” MINSKY “

idleproc
Scritto il 25 Aprile 2014 at 14:05

kry@finanza,

Allora è il “momento”?
Pare che stiano facendo di tutto per introdurre qualche fattore esogeno per il big-bang.
Forse lo scopo è solo di giustificarlo, hanno abbassato il ratring ai russi e comincia la guerra fase-finanziaria.

Se i russi faranno ciò che riporta ZH ci sarà da ridere specie, come sarà, se non si muoveranno da soli visto il gran numero di “amici” che il dipartimento di stato US si è fatto in giro negli ultimi decenni, anche i governi teleguidati in eurooccidente stanno in piedi per miracolo sulla propaganda e sono minoritari:

Russia should withdraw all assets, accounts in dollars, euros from NATO countries to neutral ones

Russia should start selling NATO member sovereign bonds before Russia’s foreign-currency accounts are frozen

Central bank should reduce dollar assets, sell sovereign bonds of countries that support sanctions

Russia should limit commercial banks’ FX assets to prevent speculation on ruble, capital outflows

Central bank should increase money supply so that state cos., banks may refinance foreign loans

Russia should use national currencies in trade with customs Union members, other non-dollar, non-euro partners

http://www.zerohedge.com/news/2014-04-25/furious-russia-downgraded-just-above-junk-sp-proposes-scorched-earth-retaliation-aga

http://www.zerohedge.com/news/2014-04-20/all-you-need-know-about-russia-charts

idleproc
Scritto il 25 Aprile 2014 at 21:18

Chiedo venia permanente per gli errori di battitura e la confusione anche sintattica che faccio tra diverse lingue.

Rating, non “ratring” anche se forse rat-ring avrebbe comunque un senso.

kry
Scritto il 25 Aprile 2014 at 21:29

Diciamo che come la morte il momento è sempre più vicino. Il mese scorso mi sono divertito a scrivere così : Interessante intervista del giornalista Kry ad un marziano. -Kry- Buongiorno HJK come va? HJK- Dalle nostre parti decisamente bene. Kry- Perchè sulla terra no? HJK- Diciamo che lo trovo un pianeta bizzarro. Kry- Davvero e perchè mai? HJK- Da come la vediamo noi da lassù, notiamo che l’essere vivente prevalente si è infilato in un vicolo cieco. Kry- Sono curioso si spieghi meglio. HJK- Vede l’uomo ha investito tutto il suo stile di vita sul consumo del petrolio senza minimamente pensare alle conseguenze. Ora si trova in trappola perchè se il suo prezzo sale si rischia una recessione economica e se scende s’innesca una riduzione degl’investimenti col rischio di restare senza materia prima. Kry- Secondo lei quale delle due strade verranno intraprese? HJK- Sul nostro pianeta aumenteremo gradualmente l’inflazione per impedire certe rendite fisse e garantite ad una cerchia ristretta di enti , ma qui le cose sono diverse se ne notano già i primi sintomi come la deflazione per cui si sa già come andrà a finire si opterà per la seconda strada e farvi gli auguri sembra quasi una presa in giro. Kry- Cosa ne pensa di Andrea Mazzalai. HJK- Un illuminato. L’unico che ne capisca qualcosa. Kry- A si, perchè di John_Ludd che ci dice. HJK- Non meravigliatevi lui è uno di noi ed è per questo che nessuno lo capisce. ++++++ Seguo molto il pensiero di John_Ludd e ricordo l’ultimo suo commento con il grafico annesso e spero solo che la linea dopo il 2050 sia leggermente superiore a quella d’inizio 1900 anche se una volta scrissi: Oggi sul libro ” Le basi della storia antica ” ed. Bruno Mondadori pag. 136 ho trovato scritto: Dopo che i micenei furono travolti dall’ invasione dei dori, la popolazione in Grecia si ridusse drasticamente a causa delle carestie, delle epidemie e delle guerre; SCOMPARSE LA SCRITTURA; scomparvero quasi del tutto gli scambi commerciali; peggiorarono le condizioni di vita della popolazione. Questa lunga epoca di regresso -per la scarsità di documenti giunti sino a noi gli storici l’hanno denominata ” secolo bui ” o ” Medioevo ellenico “- durò circa quattro secoli…… Leggendo questo mi sono ricordato di quanto sempre ci scrive Andrea ” La storia non si ripete ma ama spesso fare la rima.” Mi fa ricordare quando John Lud scrisse è illusione credere che tutti possano raggiungere la riva e meglio comprendere il malessere interiore di un ultracinquantenne senza figli che si preoccupa del futuro del mondo.

idleproc
Scritto il 25 Aprile 2014 at 22:31

kry@finanza,

La scommessa che ha segnato la storia dell’umanità è stata sempre la scommessa sul futuro.
E’ nella stessa esistenza dei libri e delle narrazioni poetiche verbali la volontà di trasmettere storia, conoscienza ed esperienza alle generazioni che verranno.
E’ la nostra epoca che vive nel presente, rinnega la storia e non progetta il futuro.
E’ solo un attimo della storia quello che viviamo, il futuro dell’uomo non sarà solo su questo pianeta, altrimenti ci estingueremo.
Lo scopo fondamentale di una specie è la sopravvivenza e il non fermarsi nell’espansione ed evoluzione, le specie che si fermano si estinguono.
Siamo dominanti su questo pianeta perché siamo i predatori più efficaci ed efficienti, abbiamo anche sviluppato una cultura che ce ne ha reso coscienti, ci ha fatto produrre un’etica che ci fa comprendere i limiti del nostro ambiente e una moralità verso le altre specie che tuttavia non esiterebbero a sostituirci se ne avessero i mezzi, da predatori al vertice della catena alimentare, ci troveremmo prede.
Sono le regole, non le abbiamo inventate noi e nemmeno le ha inventate questo, storicamente definito, sistema socioeconomico.
La scommessa è la ricerca scientifica (e culturale) che non è un’astrazione da torre d’avorio fine a se stessa ma è lo strumento sociale che abbiamo creato per difenderci da un’ambiente naturale che è sempre ostile ove nulla è garantito.
Troveremo altre fonti energetiche sostitutive alle attuali o ce le andremo a cercare fuori dalla Terra, lo stesso vale per le altre materie prime, ne troveremo anche di nuove e ci espanderemo.
Ciò che dobbiamo evitare con qualsiasi mezzo è di autodistruggerci prima, demolire quanto abbiamo creato finora come specie ed estinguerci.
Dobbiamo consolidare la nostra consapevolezza di specie, ragionare come specie e non rinunciare al futuro.

kry
Scritto il 25 Aprile 2014 at 23:48

idleproc@finanza,

Mi permetto una correzione ( dal mio modo di vedere ): E’ la nostra epoca che non vive il presente, rinnega la storia e non progetta il futuro. Poi riguardo le fonti energetiche perchè non cercare di sfruttare prima quelle che già abbiamo sotto la superficie quasi 5000°. Ciao.

idleproc
Scritto il 26 Aprile 2014 at 19:07

http://www.zerohedge.com/news/2014-04-26/say-goodbye-net-neutrality-%E2%80%93-new-fcc-proposal-will-permit-discrimination-web-content

Nel bene e nel male sono gli US che stanno sempre sul fronte della discussione sulla libertà di circolazione dell’informazione.

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