ALLARME BOND: segnale di sell off per il mercato?

Scritto il alle 08:35 da Danilo DT

La settimana scorsa vi avevo proposto un grafico dello SP500 che si è dimostrato decisamente azzeccato. Tranquilli, nessuna autocelebrazione, è stata fortuna, visto che l’analisi tecnica non è certo facile da utilizzare in questo momento.
Poi nel video di TRENDS mi sono spinto ben oltre offrendo una lettura del mercato che si è rivelata corretta. Per il momento, ovvio, il futuro è tutto da scrivere.
Una cosa però vorrei sottolineare. Lo stato di ansia che sta creando il mercato obbligazionario USA.

La soglia è ovviamente quella del 3% del T-Note decennale. Una soglia che di per se vuol dire proprio nulla ma che per molti rappresenta un livello di “uscita”.
Uscita? Ma da dove? Ed è proprio questo il problema.
Personalmente non trovo coerente un tasso inflazione che inizi a diventare sempre più forte. I motivi già li conoscete. Ma il mercato è strano, in teoria “ha sempre ragione” ma è anche vero che in questo momento ci sono tanti punti interrogativi che condizionano il futuro del mercato.
Poi per carità, ogni scusa può essere buona per una fuga dal rischio. Si, perché la violazione del livello del 3% potrebbe essere visto come il crocevia per scatenare, soprattutto da parte delle intelligenze artificiali, le vendite automatiche. E quindi sell off su bond ed equity. Immaginatevi i portafogli e le componenti “core” degli stessi.

Grafico rendimento TNote TNX by TradingView

Il grafico è chiaro. Area 3% è stata violata in intraday ma poi c’è stato il rientro quindi qualsiasi sentenza è rimandata. Ma se arriva la rottura va oltre, secondo me, a quelle che possono essere le aspettative di inflazione che, secondo me, non è così “pericolosa” come la si descrive.

STAY TUNED!

Danilo DT

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1 commento Commenta
r.o.i.
Scritto il 25 Aprile 2018 at 10:43

buon giorno DT…mi trovi perfettamente d’accordo su tutta la linea…al momento ed anche per il futuro prossimo a breve non emergono elementi di ulteriore pressione sui prezzi al consumo rispetto all’andamento del Pil americano, quanto alle commodities, sorprese geopolitiche trumpiane a parte, non credo si possa crescere più di tanto sul medio-lungo termine sia negli States che in Europa…rimangono le scuse per stornare.-

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