ALERT: segnale per la BCE. A breve un LTRO “speciale”

Scritto il alle 09:34 da Danilo DT

Nelle settimane scorse ho parlato della possibilità che la BCE immetta sul mercato una nuova tranche di LTRO soprattutto per sostenere le banche in vista di Basilea III.
A supporto di questa previsione, avevamo portato ai vostri occhi un grafico che metteva a confronto la liquidità in eccesso presente nel sistema e il tasso Eonia. La prima non dovrebbe mai scendere sotto i 200 miliardi di Euro (così ha deciso la BCE).
Peccato che da qualche settimana siamo già sotto a questa soglia e quindi si pensava in un rapido intervento BCE. Approfittando di un tasso inflattivo in diminuzione, Draghi qualche giorno fa ha tagliato i tassi portandoli a 0.25%. Ma tutto ciò non ha però cambiato il volume di liquidità in eccesso che è rimasta sotto tale soglia. La BCE però non ha fatto altri interventi, visto che Draghi usa le sue armi nel modo che ritiene più efficace. Il motivo è semplice. Per la BCE il vero campanello d’allarme è il tasso Eonia. Finantoche non va in tensione, non ci sono problemi, e anche se si è sotto i 200 miliardi poco importa. Ma negli ultimi giorni qualcosa si sta muovendo.

Nov 27 (Reuters) – Overnight Eonia lending rates have been creeping higher as banks repay the European Central Bank the long-term funding they borrowed during the height of the debt crisis, prompting excess liquidity to fall.

Excess liquidity in the euro zone banking sector – the amount of money in the market over and above what the banking system needs to function – last stood at 154 billion euros. It fell below the 200 billion-euro threshold – where historically Eonia rates have risen – in October.

The latest data underscore the tendency among banks to repay long-term funding to the ECB rather than borrow more, analysts said. (Source)

Quindi ennesima anomalia di sistema. Le banche tendenzialmente restituiscono i vecchi LTRO ma altre invece hanno problemi di liquidità. Occorre quindi un’operazione “mirata”.

Grafico liquidità eccesso BCE e tasso Eonia

Source: FTAlphaville

Il grafico illustra un interbancario che, certo, resta ancora apparentemente sotto i livelli di allerta, senza quelle tensioni viste per esempio nel periodo del default di Lehman Brothers. Ma attenzione, malgrado il  taglio tassi della BCE, il tasso a brevissimo sta iniziando a salire. La BCE non vuole, non se lo può permettere e quindi, meglio prevenire che curare.
E come sempre la BCE coglierà i famosi “due piccioni con una fava”. Si avvicinano anche gli stress test e quindi con la fava targata LTRO potrebbe sostenere la liquidità del sistema e anche dare una mano agli istituti di credito in difficoltà coin parametri di Basilea III.
Si tratta, non dimentichiamolo, di una mossa di politica monetaria straordinaria e cui effetti non si rifletteranno solo sul mercato della liquidità ma anche sul mercato forex e sui mercati finanziari in generale. Un QE all’europea che a livello volumetrico non ha nulla da invidiare alle ben più criticate mosse FED e che non lascerà indifferente la finanza in generale.

Ma come conciliare un mercato che “restituisce” LTRO con un pool di banche che invece ha ancora fame di denaro? Ecco la soluzione che però sono curioso di capire come verrà gestita. Un LTRO speciale che le banche potranno richiedere SOLO se dimostreranno che poi lo gireranno all’economia reale (prestandolo alle imprese) e NON investendolo in finanza. Questa sarebbe la prima vera sfida di Draghi a favore del’economia reale, un’iniezione di liquidità per le imprese (in primis quelle italiane) che non aspettano altro. Ma…come gestire la cosa? E se le banche già oggi non si fidano, chi avallerà i nuovi finanziamenti?

La partita è aperta. Resta un solo fatto. La BCE non può permettersi un interbancario in tensione. E qualcosa deve fare.

STAY TUNED!

Danilo DT

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1 commento Commenta
ilcuculo
Scritto il 3 Dicembre 2013 at 10:14

Il problema del credito delle aziende italiane:

Danilo,

credo che si dovrebbe fare una radiografia , o magari una TAC alle richieste di finanziamento delle aziende italiane.

Ci sono aziende che vanno bene , hanno cassa , e non hanno problemi ad avere credito, peraltro ne domandano poco perchè non è ancora alle viste una congiuntura che invogli agli investimenti.

Ci sono aziende che hanno necessità di investire, sono poche e di solito ottengono credito , anche se, e su questo si potrebbe fare qualcosa, lo pagano troppo.

Ma la maggior parte delle aziende che richiede credito lo fa per coprire spese correnti, e si tratta di aziende che hanno conti economici terrificanti, una banca che in tempi normali o straordinari valuti correttamente il merito di credito NON LE FINANZIA, se lo fa lo fa solo perchè è già dentro fino al collo e tiene in vita il paziente per evitare di perdere tutto anche a causa di leggi assurde di diritto fallimentare come il concordato in continuità.

Se la BCE farà un LTRO accettando come collaterale dei salami di NPL delle aziende italiane subprime terremo in vita degli zombie che non sono in condizione oggi e non lo saranno in futuro di dare alcun contributo alla crescita del paese

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