Moody’s avverte: Italia a rischio se la politica non interverrà con riforme

Scritto il alle 15:31 da Danilo DT

Nelle ore che dovrebbero precedere la formazione del nuovo Governo, Moody’s si fa nuovamente viva e conferma il rating «Baa2» per l’Italia, nonostante che l’outlook resti negativo. Anzi l’agenzia di rating rivede al ribasso le stime di crescita per l’Italia. Il pil nel 2013 si contrarrà dell’1,8% a fronte dell’1,0% precedentemente stimato. L’economia tornerà a crescere nel 2014 quando segnerà un +0,2%.

 

Il fattore chiave per il mantenimento dell’outlook negativo, spiega Moody’s, è la convizione che il tasso di crescita a medio termine dell’Italia «continuerà ad essere debole» come risultato del rischio crescente che l’attuale recessione si estenderà «oltre la prima metà del 2013».

 

Beh, su questo non c’è proprio nulla di nuovo, scenario ampiamente previsto e prevedibile.

 

La prospettive economiche, scrive l’agenzia di rating, rimangono basse soprattutto a causa della «scarsa fiducia di consumatori e investitori», che riflette in parte l’esito «inconcludente delle elezioni e le prospettive politiche incerte», assieme all’aumento della disoccupazione, che stanno «indebolendo la domanda interna». Inoltre, scrive ancora Moody’s, il credito resta vincolato e costoso, soprattutto per le piccole e medie imprese, «motore di crescita in Italia». Insomma, il sistema bancario italiano è debole. (Source) http://www.corriere.it/economia/13_aprile_26/moodys-rating-italia_e1936aca-aeb8-11e2-b304-d44855913916.shtml?utm_source=feedly

 

Più che sistema bancario debole (e nel resto dlel’Europa come è?) il nostro problema fondamentale oggi, nel  breve periodo è di tipo politico. Letta sarà chiamato ad un progetto che, agli occhi del mondo, non dovrà essere un “governucolo” ma un progetto che porti riforme, crescita e porti rapidamente quelle modifiche (vedi legge elettorale) che sono fondamentali per il nostro paese. Basta poco a perdere la fiducia dall’estero. E basta un niente per rientrare nel girone infernale della speculazione.

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4 commenti Commenta
calciatore
Scritto il 27 Aprile 2013 at 21:47

Neanche questo governo potra’ fare le riforme basilari per fare prendere il largo all’economia tricolore. Non faranno sicuramente : 1) eliminazione finanziamento partiti; 2) dimezzamento numero parlamentari ; 3) dimezzamento indennita’ dei parlamentari ; 3) riduzione se non eliminazione finanziamenti ai giornali ; faranno sicuramente : 1) aumento accisi benzine 2) aumento iva a luglio 3) nessuna riforma dell’imu in base al reddito 3) mantenimento se non aumento delle addizionali reg. e com. 4 ) nessun taglio alla spesa pubblica improduttiva. Non andranno certamente a bruxelles a chiedere dilazioni per le procedure di infrazione , tipo spagna e francia, perche’ a partire dal premier sono i piu’ fedeli, i piu’ asserviti, i piu’ convinti esecutori del progetto (ormai fallimentare ) euro/europa , preferendo affondare il coltello nelle carni degli italiani a suon di tasse, piuttosto che ribellarsi alle politiche loro indicate dagli euroburocrati. In poche parole, non c’e piu ‘speranza……….

Scritto il 27 Aprile 2013 at 23:59

Spero tanto che tu ti possa sbagliare….

Scritto il 28 Aprile 2013 at 00:03

(PS: scusate per l’impaginazione approssimativa del post, ma ho avuto problemi tecnici che ancora non ho pienamente compreso… mah…)

alessandroecristina
Scritto il 28 Aprile 2013 at 10:02

Riportiamo un commento di Andrea Mazzalai che condividiamo in pieno!
Mentre in America le agenzie di rating vengono condannate per rating falsificati Moody’s minaccia l’Italia. Mafiosi che minacciano dal carcere!

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